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Quando l’AI fa (anche) musica: cosa è il progetto Music4D

L'iniziativa del conservatorio Scarlatti. Visconti: «Una sfida formativa grazie all’innovazione»

Manuela Modica

02 Settembre 2025, 10:05

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L'intelligenza artificiale non fine a se stessa ma al servizio dell'arte, più precisamente della musica. È questo che si propone Music4D, l'ambizioso progetto che vede coinvolti i conservatori di Sicilia e Sardegna e l'Università della Calabria che in comunione con le università stanno sperimentando le nuove frontiere delle performance musicali. Un panorama musicale trasformato da nuovi stimoli: «Un progetto innovativo che esplora le intersezioni tra musica, tecnologia e intelligenza artificiale, portando la formazione accademica verso nuove frontiere. In un’epoca di profonda trasformazione digitale, Music4D si propone come un laboratorio avanzato in cui tradizione e innovazione si incontrano per creare nuove modalità di apprendimento, composizione ed esecuzione musicale», si legge nella presentazione del progetto.

Un esperimento che ha coinvolto molte realtà, finanziato col Pnrr e che ha già visto un prima performance dal vivo lo scorso maggio. Al Santa Cecilia, un robot ha inscenato una sorta di danza stimolato dagli impulsi digitali che si muovevano sulle note dell'Orlando furioso eseguito dal vivo. «Un'opera corale, alla quale hanno lavorato compositori provenienti dai conservatori di Sicilia e Sardegna e l'università della Calabria», spiega Mauro Visconti, direttore del conservatorio A. Scarlatti di Palermo.

Un progetto che vede il lavoro contemporaneo di ricercatori universitari, di ingegneri e musicisti. Tutti impegnati a comprendere le nuove frontiere del digitale che stanno «rivoluzionando la creazione musicale, consentendo di generare melodie, armonie – si legge ancora nella presentazione - e orchestrazioni in modo inedito. Music4D esplora il potenziale del machine learning per la composizione, la sintesi sonora e la rielaborazione stilistica, fornendo agli studenti strumenti innovativi per la sperimentazione creativa».

Una sperimentazione che creerà perfino nuove professioni, spiegano nel progetto, figure come compositore e sound designer per AI e realtà virtuale o esperto di acustica e spatial audio, per citarne solo alcuni. Il robot che occupa lo spazio muovendosi in base agli impulsi delle esecuzione dei musicisti è solo il primo esperimento che prenderà vita, promettono i responsabili del progetto, anche sui palchi di molti paesi nel mondo. È l'internazionalizzazione, infatti, il secondo scopo del progetto. Il patrimonio musicale rimesso in gioco con gli strumenti digitali porterà adesso il robot in giro per il mondo, e in ballo per adesso ci sono Vietnam e Stati Uniti, ma i luoghi sono «ancora da definire», spiega ancora Visconti.

Che continua: «Il robot viene stimolato dalle esecuzioni dei musicisti, un progetto di certo ambizioso che vuole unire all'innovazione la capacità di valicare i confini italiani e arrivare al resto del mondo». E quelli della musica fin qui conosciuti: «L’intelligenza artificiale sta rivoluzionando la creazione musicale, consentendo di generare melodie, armonie e orchestrazioni in modo inedito. Music4D esplora il potenziale del machine learning per la composizione, la sintesi sonora e la rielaborazione stilistica, fornendo agli studenti strumenti innovativi per la sperimentazione creativa». Il nuovo mondo è già qui.