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Vicepresidente Commissione europea Sejournè alla 3Sun di Catania: «Il fotovoltaico in Europa ha ancora un futuro»

L'azienda a oggi ha attivato le prime tre linee di produzione con una capacità potenziale di 1,8 gw, pari a 3 milioni di pannelli annui

Di Redazione |

Il vicepresidente esecutivo della Commissione europea, Stephane Sejournè, è stato stamane in visita a 3Sun, la più grande Gigafactory europea attiva nella produzione di moduli e celle solari ad alte prestazioni, che si trova nella zona industriale di Catania. L’hanno accompagnato la vicedirettrice della rappresentanza in Italia della Commissione europea, Elena Grech, il Ceo di 3Sun, Stefano Lorenzi, e l’head of global services di Enel, Stefano Ciurli, che stanno presentando le tecnologie utilizzate e le linee produttive attive nella Gigafactory di Enel. Presenti anche gli europarlamentari Ruggero Razza e Marco Falcone.

La 3Sun a oggi ha attivato le prime tre linee di produzione con una capacità potenziale di 1,8 gw, pari a 3 milioni di pannelli annui. A pieno regime 3Sun raggiungerà una capacità produttiva di moduli solari annua di 3 GW. I moduli hjt (eterogiunzione) di 3Sun sono sviluppati grazie alla tecnologia core-h© che abbina al silicio cristallino strati di silicio amorfo per massimizzare la capacità di assorbire energia dalla luce. Questo processo consente di rendere i moduli solari più efficienti, resistenti e competitivi.Sul campo dell’innovazione tecnologica 3Sun, con l’Istituto nazionale dell’energia solare in Francia, sta lavorando ai pannelli di prossima generazione che utilizzano la tecnologia “tandem”, una soluzione in grado di combinare eterogiunzione e perovskite per ampliare la parte del modulo solare che può essere convertita in elettricità.

«In un momento in cui l’Unione europea deve rafforzare il proprio modello, 3Sun risponde a diverse sfide strategiche», ha detto Stephane Sejournè.«Una sfida scientifica – ha aggiunto – proponendo una nuova tecnologia all’avanguardia nell’innovazione sul mercato dell’energia solare. Una sfida ambientale, consentendo l’aumento della produzione di energia pulita in Europa. E una sfida geopolitica, rafforzando l’indipendenza energetica dell’Europa lungo tutta la catena di valore. Incarna pienamente la nuova dottrina dell’Europa: industrializzare e decarbonizzare allo stesso tempo; fare bene, facendo il bene».

«Alcuni ritengono che il settore fotovoltaico in Europa sia scomparso e invece non è così: la mia presenza qui è proprio per dimostrare che la commissione pensa che il fotovoltaico abbia ancora un futuro», ha affermato Sejournè.«La seconda cosa – ha aggiunto -, e questo sito lo conferma, la politica industriale europea non è una politica di capitale bensì una politica di territorio. Allora, si tratta di 600 posti di lavoro diretti (dato riferito a 3Sun, ndc), e un migliaio indiretti, e questo dimostra che la dimensione supera quella del territorio siciliano. E’ una dimensione importante per tutta l’Europa. Dobbiamo rispondere a sfide economiche ma anche ambientali e geopolitiche». «Se il settore fotovoltaico è molto dominato dalla Cina, il settore europeo dovrà essere sostenuto anche da noi altrimenti scomparirà. Nei prossimi mesi dovremmo sviluppare anche tutto il processo di decarbonizzazione e incrementare la domanda: dobbiamo potenziare il made in Europe. La commissione, anche il Parlamento Europeo che si dovrà occupare tra breve della revisione dei mercati pubblici, insieme dovremmo sviluppare una strategia per potenziare la domanda».«Ecco quindi la posta in gioco – ha aggiunto – è’ importante per l’Italia ma anche molto per l’Europa. Le sfide sono molto importanti e la Commissione Europea ne è consapevole. Dobbiamo sviluppare delle strategie a livello di impiego e a livello di mercato interno».

«La visita del vicepresidente Séjourné è motivo di grande soddisfazione e conferma l’attenzione crescente della Commissione verso la nostra Gigafactory del fotovoltaico, la più grande in Europa», ha dichiarato Stefano Lorenzi, Ceo di 3Sun oggi presente a Catania per la visita di Sejournè.«I moduli e le celle prodotti a 3Sun – ha aggiunto – si distinguono per l’elevato livello tecnologico e per l’innovazione, elementi che rendono la nostra Gigafactory un’eccellenza del made in Europe e l’unica realtà industriale di questo tipo in Europa. Siamo consapevoli del ruolo strategico che ricopre 3Sun per la crescita del settore fotovoltaico europeo che, per essere davvero competitivo, ha bisogno dello sviluppo di una solida filiera produttiva e di una normativa che la supporti».

«Secondo me l’elettrificazione deve far parte della strategia europea. Lo scorso anno abbiamo speso 400 miliardi di euro soltanto per l’acquisto di petrolio che non genera introiti dalle imposte, e nessun posto di lavoro o servizio pubblico. E se possiamo fabbricare, produrre gli strumenti per raggiungere questa indipendenza in Europa tanto meglio. Abbiamo previsto 100 miliardi di euro, una somma notevole, per il processo di decarbonizzazione», ha quindi aggiunto Stephane Sejournè.«Questo – ha spiegato – per sostenere una maggiore flessibilità anche, nel senso che abbiamo reso tutto il processo più flessibile. In sintesi l’obiettivo è buono, la strategia è buona, adesso dobbiamo dare gli strumenti alle imprese per applicarli».COPYRIGHT LASICILIA.IT © RIPRODUZIONE RISERVATA