Musumeci conferma la chiusura della Diga Trinità nel Trapanese: «Ci sono problemi di sicurezza»
Il ministro per la Protezione civile ha risposto ad una interrogazione di Davide Faraone
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«Le carenze sono diverse e gravi, per una struttura realizzata addirittura negli anni '50». Queste le parole del ministro per la Protezione civile e le Politiche del Mare, Nello Musumeci, intervenuto nel corso del question time presso la Camera dei Deputati in merito all’interrogazione svolta dal deputato Davide Faraone (Italia Viva) sul tema dell’emergenza idrica in Sicilia e della diga Trinità.
«Le competenze per la diga Trinità - aggiunge - sono del concessionario della Regione Siciliana. Il ministero delle Infrastrutture nell’aprile del 2024 ha avviato il procedimento per la limitazione ulteriore, rispetto al 2022, o per la messa fuori esercizio dell’invaso, con un aggiornamento delle verifiche che ha confermato una grave carenza di sicurezza in condizioni statiche, sismiche e di piena, per una struttura realizzata all’inizio degli anni '50 - ha detto Musumeci - . All’esito il Ministero delle Infrastrutture ha disposto la messa fuori esercizio dell’invaso, secondo modalità e precauzioni che restano nella responsabilità della gestione dell’opera».
Musumeci ha poi proseguito in merito alla situazione di siccità, menzionando lo stanziamento di risorse statali cominciato a maggio 2024: «In merito alla situazione emergenziale per il deficit idrico nel territorio della Regione Siciliana il Consiglio dei Ministri nella seduta del 6 maggio 2024 ha deliberato lo stato di emergenza, concedendo un primo stanziamento di venti milioni di euro, integrato da uno ulteriore di ventotto milioni. Attendiamo adesso un ulteriore proposta di ventotto milioni da parte del commissario delegato».
Faraone accusa
«Il ministro Musumeci ci ha di fatto confermato che la diga Trinità di Castelvetrano verrà dismessa» ha detto Davide Faraone. «Si è purtroppo facili profeti - ha aggiunto - nel prevedere che il prossimo anno la Sicilia si troverà a vivere un vero e proprio dramma idrico. Ci troviamo in una situazione disastrosa ma governo e Regione non pongono alcun rimedio. La rete idrica continua a disperdere il 50% dell’acqua, le dighe sversano in mare le potenziali riserve idriche per l'estate, i pozzi non vengono scavati e i dissalatori a disposizione sono poco più che giocattoli. In più, la chiusura della diga Trinità rischia di annientare le imprese d’olio e di vino che dipendono da essa: già l’anno scorso la loro produzione è diminuita del 40% per la riduzione dell’acqua. Che cosa succederà quando di acqua non ne avranno più? Mentre il governo continua a latitare per il presidente Schifani, invece, gli invasi sono allo stesso livello dell’anno scorso e tutto va bene: è un bugiardo seriale».