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Tromba d’aria a Pantelleria, un testimone: «Sembrava un tornado»

Pino Guida abita a poca distanza dal luogo maggiormente colpito

Di Redazione |

«Sentivo pioggia e vento fortissimi, qualcosa di davvero anomalo per la nostra isola. Tutto è successo in un momento». E’ la testimonianza di Pino Guida, residente in contrada Karuscia a Pantelleria. Casa sua dista poco meno di un chilometro dal luogo dove la tromba d’aria ha investito case e auto seminando morte e distruzione. Dall’intensità della pioggia sembrava come un tornado che veniva dal mare – racconta ancora Guida – da casa non riuscivamo a uscire, tanto era forte il vento. A un certo punto è andata via anche la luce e a quel punto abbiamo pensato che la tromba d’aria aveva provocato danni seri, anche se non potevamo immaginare ci fossero anche delle vittime». 

 «Casa mia è stata sventrata, il tetto e le porte non ci sono più», racconta invece Mario Valenza, che abita in contrada Campobello a Pantelleria, e che ricostruisce in un’intervista all’ANSA i danni provocati dalla tromba d’aria che nel tardo pomeriggio si è abbattuta sull'isola. La sua abitazione è stata investita in pieno dalla tromba d’aria che, oltre a due morti e nove feriti, ha causato diversi danni. «Io non ero a casa in quel momento – racconta – dentro c'era solo Assian, il mio pastore maremmano. Lui si è salvato perché, per la paura, si è nascosto sotto il letto, scampando così alla furia del vento e dell’acqua».  Il vortice è entrato dalla finestra distruggendo tutto ciò che era all’interno. Stasera Mario Valenza, insieme al suo cane, sarà ospite a casa della figlia: «Tornerò nella mia abitazione e con l’aiuto delle torce recupererò alcuni oggetti personali, come il pc. Domani, con la luce del giorno, tornerò per effettuare un sopralluogo più accurato».COPYRIGHT LASICILIA.IT © RIPRODUZIONE RISERVATA