Palermo, appalti pilotati per favorire Messina Denaro, chiesta condanna per imprenditori

Di Redazione / 17 Ottobre 2017

La Dda di Palermo ha chiesto la condanna a 12 anni dell’imprenditore Rosario Firenze, accusato di associazione mafiosa, fittizia intestazione di beni e turbata libertà degli incanti. Chiesti 3 anni anche per il geometra Salvatore Sciacca e 2 per quattro imprenditori Giacomo Calcara, Benedetto Cusumano, Fedele D’Alberti e Filippo Tolomeo accusati di turbativa d’asta.
Il processo si celebra, in abbreviato, davanti al gup Roberto Riggio.

Firenze e Sciacca furono arrestati nell’operazione antimafia denominata «Ebano». L’inchiesta che portò agli arresti ruotava attorno alla illecita gestione degli appalti che sarebbero stati pilotati, secondo gli inquirenti, dalla cosca mafiosa di Castelvetrano, paese d’origine del boss latitante Matteo Messina Denaro. Saro Firenze è stato indicato dal collaboratore di giustizia e cugino di Messina Denaro Lorenzo Cimarosa, poi deceduto, come vicino alla «famiglia» Messina Denaro.

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