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Atletica: meeting Ostrava, Bellò centra il primato personale nei 1500 indoor, Bruni a 4,52 nell’asta

Di Redazione |

Ostrava, 2 feb. – Ancora un progresso azzurro nei 1500 metri, a riprova del momento favorevole del mezzofondo italiano. Stavolta a lasciare il segno è Elena Bellò, alla prima uscita stagionale, su una distanza meno frequentata rispetto ai “suoi” 800. A Ostrava (Repubblica Ceca) la portacolori delle Fiamme Azzurre scende sotto i quattro minuti e dieci con 4:09.98 e diventa la sesta italiana di sempre nella specialità, migliorando il primato personale al coperto di 4:15.15 che resisteva dal 2020, come naturale conseguenza della crescita dell’ultima stagione. Bellò è quarta, sulla scia dell’etiope Tigist Ketema (4:08.84), della svizzera Lore Hoffmann (4:09.02) e della polacca Weronika Lizakowska (4.09.97) che la brucia sul traguardo.

“Era la prima gara indoor dopo tre settimane in Kenya – le parole di Bellò – Sono ancora poco brillante, ho bisogno di fare qualche lavoro più specifico a livello del mare. È stata una gara un po’ tattica, non semplicissima da interpretare, con un passaggio ai mille in 2:49: ho comunque chiuso in progressione, l’ultimo cinquecento in 1:21 e l’ultimo cento in quindici alto, e nonostante le sensazioni di pesantezza va bene come finale. Oggi serviva per rompere il ghiaccio post-raduno e post-viaggi, le prossime gare saranno negli 800”. Ecco l’agenda: Metz l’11 febbraio, Liévin il 15, poi gli Assoluti indoor di Ancona su distanza da definire.

È di spessore anche l’esordio di Roberta Bruni nell’asta. La primatista italiana (4,72 nello scorso agosto) salta 4,52 e poi commette tre errori a 4,62, una quota mai saltata al coperto da un’atleta azzurra (il limite indoor è il suo 4,60 del 2013). Vince la slovena Tina Sutej con 4,82, seconda la ceca Amalie Svabikova (4,57), terza è la reatina dei Carabinieri che centra la migliore misura della sua serata alla prima prova dopo il 4,17 al secondo tentativo, 4,32 al primo e 4,42 al secondo.

“Sono strafelice – esulta Bruni – ho avuto difficoltà per tutto il mese di dicembre tra acciacchi vari, e dieci giorni di influenza a gennaio che non mi hanno permesso di partecipare al raduno della Nazionale, quindi ero molto indietro. Sono venuta a Ostrava con una sola seduta di tecnica, senza avere rincorse nelle gambe: l’ultima rincorsa da gara è stata quella del settembre scorso ai Cds di Brescia. Un po’ di pressione e di paura c’era. Sono riuscita ad aggiustare molto in gara e nonostante i tanti nulli va più che bene questo 4,52. Torno a casa con consapevolezza, ora si lavora a testa bassa per la prossima tappa, a Liévin il 15 febbraio. Proviamo a mettere un tassello in più”.

Due secondi posti dalle pedane dei salti in estensione: nel lungo per Filippo Randazzo (Fiamme Gialle) con lo stagionale di 7,78 nella gara vinta dal cubano Lester Lescay Gay (7,84), nel triplo per Ottavia Cestonaro (Carabinieri) con 13,83 alle spalle della slovena Neja Filipic (13,86). Terza piazza per Edoardo Scotti (Carabinieri) nei 400 metri con 46.84: l’azzurro, al solito, chiude forte e recupera una posizione sull’olandese Liemarvin Bonevacia, mentre le prime due piazze sono a favore dei cechi Matej Krsek (46.49) e Vit Muller (46.72). Nei 60hs Hassane Fofana (Fiamme Oro) è sesto in finale con lo stagionale di 7.75 dopo il 7.83 della batteria: a segno il cubano Roger Iribarne con 7.54.COPYRIGHT LASICILIA.IT © RIPRODUZIONE RISERVATA

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