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Carceri: Verini (Pd) a Nordio, ‘meno interviste ferragostane più fatti e serietà’
Roma, 14 ago. “Un appello accorato al ministro Nordio: i suoi non siano proclami ferragostani o sull’onda dei nuovi drammi umani accaduti in questi giorni nelle carceri. Nei mesi scorsi, il governo ha respinto le proposte del Pd e altri per prorogare ai detenuti semiliberi la possibilità di continuare a dormire fuori del carcere dopo una giornata di lavoro. Durava da due anni senza alcun problema. Ha fatto orecchie da mercante sugli appelli dei garanti e nostri per garantire alle persone detenute video-telefonate e telefonate quotidiane con le famiglie e i figli. Nessun provvedimento per trovare risorse per il lavoro e la formazione e allargare le pene alternative. Risposte minimali per aumentare gli organici della polizia penitenziaria, che fanno un lavoro difficilissimo, e di figure multidisciplinari (psicologi, psichiatri, mediatori culturali). Troppi istituti hanno direzioni ‘a scavalco’. Potremmo continuare. Sovraffollamento e abbrutimento sono una realtà quotidiana. Ora nuovi annunci dopo i suicidi. Seguano i fatti. Non siano proclami. La certezza della pena deve accompagnarsi a umanità e recupero. Se è così, un detenuto a fine pena non torna a delinquere e la società è più sicura. Il governo si occupi davvero di carceri, con meno proclami, meno feste di sottosegretari dentro gli istituti, con fatti e con serietà”. Così in una nota il senatore Walter Verini, segretario commissione Giustizia e capogruppo Pd in Antimafia.