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Def, da ‘ero in bagno’ a impegni altrove: le ‘giustificazioni’ di 45 assenti del centrodestra
Roma, 27 apr. Troppi impegni (altrove) o malati. Tattica studiata a tavolino per mandare segnali politici precisi, magari agli alleati. O semplicemente sciatteria, unita a un po’ di distrazione. Varie sono le ‘giustificazioni’ che di solito vengono accampate da chi non partecipa a votazioni che comportano passi falsi pesanti per le maggioranza di governo.
Anche stavolta nessuno degli assenti parla apertis verbis. Al massimo qualcuno dice qualcosa a mezza bocca. Niente virgolettati, per carità. Perché la caccia al ‘colpevole’ della frittata è già iniziata dopo il fattaccio. Meglio, quindi, evitare di fare dichiarazioni controproducenti. Solo un parlamentare, il giovane Francesco Maria Rubano, accetta di parlare in chiaro: “Mi sono recato in Aula, ho preso regolarmente la scheda dai commessi, poi sono andato in bagno e non sono riuscito a raggiungere in tempo l’emiciclo. Sono arrivato, purtroppo, a operazioni di voto concluse”.