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**Europee: a Roma lancio ‘spitzenkandidat’ Pse, Schlein ‘momento importante’**

Di Redazione |

Roma, 14 dic. Elly Schlein lo aveva detto anche l’altra sera in tv. Il Pd, da membro della famiglia socialista europea, sosterrà il candidato che il Pse indicherà per la guida della commissione europea. E oggi, al pre-consiglio socialista a Bruxelles, è arrivata anche la data per il lancio della candidatura: l’1 e 2 marzo. E la conferma, come annunciato già al congresso Pse a Malaga, che l’appuntamento si terrà in Italia, a Roma. “Ringraziamo tutta la famiglia socialista” per questa decisione, dice la segretaria Pd. “Sarà una cosa importante, di lancio di una campagna elettorale per la giustizia sociale, per la giustizia climatica, per il lavoro dignitoso e lo faremo in un Paese in cui si vedono disastri quando le destre stanno al governo”.

Il nome potrebbe essere deciso prima, aggiunge, ma il “momento del lancio” della candidatura sarà a Roma. Un percorso che chiude ad altre suggestioni. Quella su Mario Draghi, innanzitutto. Per Schlein la partita va giocata con e dentro il Pse. “Serve più integrazione europea. E il primo passo – ha detto un paio di giorni fa – è che le famiglie europee contino davvero e per questo credo profondamente che serva un candidato della famiglia socialista europea. L’ultima volta questo è stato tradito: Von der Leyen non era la candidata del Ppe. Io credo che se vogliamo una Unione più democratica ed efficace e che il voto dei cittadini conti, dobbiamo candidare i nostri candidati e sostenere quelli”.

Eppure la suggestione Draghi trova sponde tra i riformisti dem. Scrive sui social Pina Picierno, vicepresidente del Parlamento Ue e che domani sarà nel panel di apertura della due giorni dem sull’Europa ai Roma Studios sulla Tiburtina: “Il contributo al processo di integrazione europeo di Draghi è stato il più prezioso che possa vantare il Paese. Non è un caso che Meloni l’abbia citato con toni scomposti: perché crede che quel contributo vada interrotto, vuole un’Europa delle piccole patrie. Io credo invece che la prossima sia proprio la legislatura del ‘whatever it takes’ e che una futura presenza di Draghi ai vertici delle istituzioni europee sia non solo preziosa, ma auspicabile”.COPYRIGHT LASICILIA.IT © RIPRODUZIONE RISERVATA

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