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Eutanasia: +Europa, ‘in Veneto proposta integralista dei pro-life’

Di Redazione |

Roma, 25 set. “In regione Veneto il 2 maggio scorso è passata una mozione a larga maggioranza trasversale, che impegna ‘a garantire che ogni persona sia libera di scegliere senza condizionamenti’ in merito alle decisioni sul proprio fine vita. Il 30 giugno è stato presentato un progetto di legge di iniziativa popolare da parte dell’Associazione Luca Coscioni con 7.000 firme, dichiarato poi ammissibile, per ‘l’assistenza sanitaria regionale al suicidio medicalmente assistito’. Ciò ha portato alla reazione dei soliti tutori delle coscienze altrui con un’altra proposta, integralista, a firma dei consiglieri Valdegamberi, Finco e Barbisan, che pare verrà resa pubblica fra pochi giorni, dopo il tentativo in corso di coinvolgere l’associazionismo ‘pro-life’ con una lettera dai contenuti imbarazzanti”. Lo dichiara Valerio Federico della direzione di +Europa.

“Viene di nuovo rilanciata la falsa contrapposizione tra opportune forme di assistenza all’individuo sofferente e la sua libera scelta – prosegue -. Si propongono anche percorsi di formazione per medici e famiglie, per indurre in tutti i modi i soggetti coinvolti a respingere qualunque opzione del malato incurabile di interrompere indicibili sofferenze. Cure palliative e assistenza domiciliare sono un diritto dei malati, non una merce di scambio: ti do le cure e l’assistenza, ma tu in cambio rinunci al diritto di disporre della tua vita, perché solo io so che cosa è meglio per te. Questa logica ‘scambista’ non riconosce diritti ma guarda solo a una presunta opportunità di intercettare consenso. Chiediamo alle associazioni, ai malati e alle loro famiglie: vi fidate davvero di chi scopre i vostri bisogni solo quando deve negare altri diritti? +Europa, che nell’estate 2021 raccolse decine e decine di migliaia di firme nelle piazze italiane per legalizzare l’eutanasia, unico partito presente in Parlamento a farlo, sostiene il diritto dei cittadini di ricevere l’assistenza necessaria così come l’insopprimibile libertà di decidere per sé”.

“L’integralismo ormai minoritario, in Veneto come in tutto il Paese, se ne faccia una ragione, gli italiani vogliono decidere sulla loro vita, dall’inizio alla fine”, conclude Federico.COPYRIGHT LASICILIA.IT © RIPRODUZIONE RISERVATA

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