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Governo: Meloni, ‘io come atleta ai blocchi, penso solo a gara e mi fido solo di me’

Di Redazione |

Roma, 8 nov. Giorgia Meloni “me la sono persa. A volte mi dicono ‘mi manchi’, e io rispondo ‘anch’io mi manco’. Questo è un ruolo che ti toglie tutto, e puoi farlo solo se ci credi veramente. Puoi farlo, certo, se sei molto vanitosa — e non è il mio caso — o se sei troppo responsabile. In questo caso non riesci a vedere i vantaggi personali di quello che fai. Io vedo sempre il bicchiere mezzo vuoto, ma è anche la mia forza riuscire a immaginare sempre lo scenario peggiore. Appena risolto un problema, vedo solo che ne ho altri cento davanti. Assumendo questo incarico non avevo capito che avrei dovuto fare i conti con due problemi enormi. Il primo: qualunque imprevisto accada nel mondo, riguarda anche te. Il secondo: non esiste programmazione. L’emergenza è la tua unica certezza”. Così si racconta la premier Meloni nel libro, in uscita oggi, ‘Il rancore e la speranza’, di cui il Corriere della Sera ha pubblicato alcuni stralci.

“Io sono del segno del Capricorno. Molto schematica. Per me, che devo sapere tutto prima di affrontare qualunque cosa, è un problema. Eppure mi sono sorpresa di me stessa. Un paradosso. Di fronte all’emergenza sono serena, senza l’ansia di un tempo. Ha presente gli atleti quando si mettono ai blocchi? Il cervello li isola: pensano unicamente alla gara. Allo sparo, partono concentrati solo su quella. Margaret Thatcher si faceva portare soltanto i giornali che parlavano bene di lei. Io nemmeno quelli. Non leggo niente per non essere condizionata. Non ho padroni, non ho niente da restituire. Mi fido solo della mia coscienza e mi interessa solo il giudizio degli italiani”.COPYRIGHT LASICILIA.IT © RIPRODUZIONE RISERVATA

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