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Il Basket apre le carceri italiane, parte progetto ‘The Cagers’
Tre tecnici alla ricerca di detenuti/giocatori, formeranno team
ROMA, 20 OTT – Dopo il rugby, con le squadre dei Bisonti e del Giallo Dozza che hanno preo parte al campionato di Serie C, anche il basket cercherà di dare ai detenuti la possibilità di disputare un torneo sotto l’egida della federazione. Il progetto si chiama ‘The Cagers’ e con questo la pallacanestro entra entra nelle carceri italiane. Uno staff tecnico di prim’ordine, composto da ex giocatrici e giocatori (Federica Zudetich, Stefano Attruia e Donato Avenia), sta valutando sul posto detenuti degli istituti di pena per formare una squadra che poi si trasferirà a Trieste dove per un anno si allenerà come una formazione professionistica. Successivamente l’intenzione è di iscriverla a un campionato. Per la pallacanestro italiana è un momento unico di recupero sociale e di reinserimento grazie ai valori dello sport, partito con il sostegno del Ministero della Giustizia e del Ministero per lo Sport e i Giovani che ne hanno apprezzato la grande valenza sociale. I tre tecnici chiamati a visionare e selezionare i futuri Cagers, con Francesca Zara che si occuperà della preparazione atletica, hanno cominciato a girare le carceri italiane alla ricerca di detenuti/giocatori in grado di fare la squadra, come si dice in gergo, con delle selezioni che hanno proposto loro tante storie diverse. Tutti gli istituti di pena hanno ricevuto una comunicazione per aprire le porte a questo nuovo progetto inclusivo, di alto spessore sociale che sta coprendo l’Italia, da Nord a Sud, passando per le isole. I primi allenamenti si sono svolti nelle carceri di Piazza Armerina, Caltagirone, Enna, San Cataldo, Vibo Valentia, Augusta, Catania, Napoli, Volterra, Gorgona, Civitavecchia. E adesso si va avanti.