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Mafia: Presidente antimafia Ars, ‘superare casi Saguto e Montante, fare salto di qualità antimafia’

Di Redazione |

Palermo, 8 ott. “Negli anni c’è stata una noiosa dietrologia dietro ogni arresto, compreso quello di Messina Denaro, che ha fatto tanti danni all’antimafia. Ora ci sono dei tentativi di mettere in discussione degli strumenti importantissimi come le misure di prevenzione, tentando di colpire al cuore uno degli strumenti fondamentali della lotta alla mafia. Ma il punto non è cosa fanno gli altri, ma come noi rianimiamo l’idea di antimafia, come superare una sorta di imbarazzo successiva ai casi Saguto, Helg, Montante, ecc.”. A dirlo alla Festa dell’Unità di Palermo è il Presidente della Commissione regionale antimafia Antonello Cracolici. “I boss sono cresciuti con il consenso, l’assenso e spesso l’indifferenza delle comunità. Lo Stato sa colpire i mafiosi, ora va fatto un salto di qualità con l’antimafia, bisogna avere la consapevolezza che la frontiera dell’impegno civile non può essere solo la polemica se lo Stato fa poco o se può fare di più, perché questo alimenta l’indifferenza. Ci sono stati magistrati, poliziotti e carabinieri collusi, ma questo non vuol dire che tutto lo Stato è colluso” ha aggiunto.

E ancora: “Sto promuovendo quella socialità della legalità con un protocollo sottoscritto con la Cesi, ma alla Chiesa dico che se ci sono, ad esempio, dei boss locali che si offrono di portare la vara del santo, cacciateli dalle confraternite, liberateci, costruiamo insieme una rete di socialità in ogni diocesi. Non possiamo affidare il valore dell’antimafia a degli eroi momentanei che prima o poi si scopre che eroi non sono, non servono gesti eroici contro la mafia”, ha concluso Cracolici, presidente commissione regionale Antimafia.COPYRIGHT LASICILIA.IT © RIPRODUZIONE RISERVATA

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