Notizie Locali


SEZIONI
°

agenzia

Maltempo: Gnassi (Pd), ‘non è arrivato neanche un euro, Meloni underdog? Solo una favola’

Di Redazione |

Roma, 14 ago. “Delle due l’una. O hanno vinto i suoi colonnelli della destra tutta e solo politica (ministri e vice sottosegretari che hanno imposto la linea di attacco totale all’Emilia Romagna) con l’obiettivo del caos sociale da cavalcare per le elezioni l’anno prossimo; o la presidente Meloni è sempre stata d’accordo con loro e con questa linea, mascherando gli intenti con pacche sul petto e stivali nell’acqua. Non è arrivato un euro, non c’è un’azione di ricostruzione strutturata in essere. Neanche l’oltre un miliardo non speso per ammortizzatori sociali e sostegno all’export del primo decreto emergenza (evidentemente scritto male), neanche quello è stato ridestinato a famiglie e imprese. A quattro mesi siamo al 100% di indennizzi zero, se si escludono i 3,5mila euro gestiti da regione e protezione civile. La favola dell’underdog, di una persona venuta dal basso, vicina alla gente contro i poteri forti, finisce con la letterina di ferragosto. Sì, perché con questa Meloni in realtà si svela e si rivela una gelida e cinica ultrà della politica, che usa il potere forte da presidente del Consiglio per un attacco politico all’Emilia Romagna”. Così Andrea Gnassi, deputato del Partito democratico, che poi continua: “Allora presidente Meloni se vuole smentire quello che ormai è evidente, prenda un impegno: dopo questa letterina venga qua sui territori colpiti, venga e dimostri che è ancora la presidente del Consiglio di tutti gli italiani e non una ultras di un partito”.

“Venga presidente Meloni – prosegue – e prenda l’impegno di fare un giro con gli emiliano-romagnoli tra frane, strade distrutte, tra gli italiani che in questa terra hanno perso casa, impresa e lavoro. Venga e ci dica se ha stime diverse dei danni da quelle di circa 9 miliardi, dimostri con gli stivali sulle frane, o nelle case disabitate e colpite che va tutto bene e le cose stanno procedendo”. “Un buon amministratore, verifica sul campo e raccoglie proposte. Esattamente come per il credito d’imposta, strumento che il governo non ha voluto usare per permettere di detrarre dalle tasse tutte le spese sostenute per i danni. O come la sburocratizzazione delle procedure e il coinvolgimento degli attori locali per l’avvio di opere e cantieri prima dell’autunno che può portare di nuovo enormi problemi”, conclude Gnassi.COPYRIGHT LASICILIA.IT © RIPRODUZIONE RISERVATA

Di più su questi argomenti: