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Manovra: Ruffino (Az), ‘Giorgetti ha suonato fine ricreazione’

Di Redazione |

Roma, 22 ago. “Il brusco richiamo alla realtà fatto ieri dal ministro Giancarlo Giorgetti riguarda certamente il governo, ma chiama a grande senso di responsabilità tutte le forze politiche. Pochi i soldi disponibili senza compromettere il debito pubblico su cui pende l’incertezza derivante dal ritorno o meno alle regole del Patto di stabilità a partire dal primo gennaio 2024. La scarsità di risorse dovrebbe indurre la maggioranza e la presidente Meloni a un loro uso il più oculato possibile. Questo significa, come sempre accade nelle decisioni politiche, scegliere fra una linea che punta al consenso elettorale immediato e un’altra che punta invece al massimo beneficio sociale. Azione non ha esitazioni: il diritto alla salute, cioè uno dei più universali in una democrazia, va salvaguardato e per farlo il governo farà bene a destinare ogni risorsa al Sistema sanitario già collassato in alcune realtà. I 15 euro in più che possono venire dal taglio del cuneo fiscale sono niente rispetto a uno o due anni di attesa per un’ecografia a meno che il cittadino non si rivolga a una struttura privata e paghi la prestazione quanto valgono 10 o 15 mesi di guadagno dalle minori tasse”. Lo dichiara in una nota Daniela Ruffino, deputata di Azione.

“Trovo apprezzabili le voci che si levano dalla maggioranza per chiedere una condivisione delle scelte alle opposizioni: è così in ogni grande democrazia. Partendo però da questo presupposto: la legge di bilancio deve salvaguardare il diritto alla salute di ogni italiano. Poi viene tutto il resto. Giorgetti ha detto al governo che la ricreazione è finita e con essa devono finire le illusioni e le promesse mirabolanti”, conclude.COPYRIGHT LASICILIA.IT © RIPRODUZIONE RISERVATA

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