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Notizie Flash: 2/a edizione – L’estero

Di Redazione |

Kiev. Paracadutisti russi del 234esimo reggimento d’assalto aereo. Sarebbero loro i responsabili della strage di Bucha, occupata dalle forze armate russe per oltre un mese all’inizio della guerra. Lo rivela il New York Times, che ha condotto una indagine su quello che il presidente ucraino Volodymyr Zelensky ha definito ”un genocidio” e ha diffuso un video che prova la responsabilità dell’unità militare russa nell’uccisione di civili in una particolare strada di Bucha, Yablunska Street. Smentendo, quindi, la posizione di Mosca che parla di ”provocazioni da parte di ucraini radicali”.

Bruxelles. I leader dell’Unione europea (Ue) terranno il 3 febbraio del prossimo anno un summit con il presidente ucraino Volodymyr Zelensky, che ieri a Washington ha condotto il suo primo viaggio fuori dall’Ucraina dall’inizio dell’invasione russa lo scorso 24 febbraio. Lo ha annunciato il portavoce del presidente del Consiglio europeo Charles Michel, Barend Leyts, spiegando però che non è ancora stato deciso il luogo in cui si svolgerà il vertice. Al summit parteciperanno sia Michel, sia la presidente della Commissione europea Ursula von Der Leyen.

Caracas. Alcuni dei principali partiti dell’opposizione venezuelana hanno chiesto con un comunicato la fine del “governo ad interim” dell’oppositore Juan Guaidò che a quasi quattro anni dalla sua proclamazione non avrebbe – questa l’accusa – raggiunto gli obiettivi auspicati.

Washington. Elon Musk, da persona dell’anno del 2021 alla ‘più esasperante’ nel 2022. L’ironia del New Yorker, che ipotizza per il fondatore di Tesla e Space X e da pochi mesi nuovo, esplosivo, patron di Twitter, un premio un fantasioso premio “per i suoi continui ma infruttuosi tentativi di riempire la voragine aperta della sua anima con l’attenzione di estranei indifferenti”, trova un riscontro più serio nel giudizio del Premio Nobel Paul Krugam che bolla Musk come “un oligarca petulante”.

Roma. “Voglio rivolgere un appello da Mosca, noi abbiamo vissuto una stagione di maccartismo culturale. Questa guerra tragica ha scaldato gli animi e ci sono stati momenti in cui si è immaginato che cultura e politica dovessero essere messi sullo stesso piano. La grande cultura russa non può essere cancellata, lo ha detto molto bene il nostro capo dello Stato, formulo l’auspicio che i nostri responsabili istituzionali continuino serenamente su questa strada”. Lo ha dichiarato l’ambasciatore italiano in Russia, Giorgio Starace, intervenendo alla XV conferenza delle Ambasciatrici e degli Ambasciatori d’Italia.

Minsk. Le esercitazioni dei giorni scorsi non hanno per obiettivo l’Ucraina. A contestare le ricostruzioni e le illazioni su un possibile imminente coinvolgimento della Bielorussia nel conflitto ucraino è stato oggi il presidente bielorusso, Alexander Lukashenko, che ha anche confutato le ‘teorie cospirative’ sul dispiegamento di unità delle forze armate bielorusse al confine.

Mosca. “I colloqui tra il presidente ucraino Volodymyr Zelensky ed il leader americano Joe Biden a Washington hanno mostrato che l’Ucraina e gli Stati Uniti non cercano la pace, ma sono determinati a continuare le ostilità”. Lo ha detto la portavoce del ministero degli Esteri russo, Maria Zakharova, nel corso di un briefing, secondo quanto riporta l’agenzia Tass.

Mosca. Il segretario generale delle Nazioni Unite, Antonio Guterres, “non mostra una posizione realistica sulla questione dei negoziati tra Mosca e Kiev”. Lo ha dichiarato la portavoce del ministero degli Esteri russo, Maria Zakharova, commentando la dichiarazione di Guterres sulla mancanza di prospettive per i colloqui di pace.

Istanbul. Per Ankara i negoziati sulla candidatura all’adesione della Svezia alla Nato sono tutt’altro che conclusi e saranno necessari altri passi in segno di solidarietà con Ankara nella lotta al terrorismo. Nel corso di una conferenza stampa tenuta ad Ankara con il ministro degli Esteri svedese Tobias Billstroem, il ministro degli Esteri turco, Mevlut Cavusoglu ha parlato di progressi compiuti dalla Svezia per venire incontro alle richieste turche basate sul memorandum d’intesa tripartito firmato a giugno con Svezia e Finlandia. Tuttavia, “non siamo neanche a metà strada, siamo solo all’inizio”.

Teheran. Diverse “spie del Mossad” che progettavano di eseguire “attacchi terroristici” in Iran sono state arrestate dalle forze di sicurezza della Repubblica islamica. Lo ha annunciato il ministero dell’Intelligence di Teheran, precisando in una nota che “quattro squadre operative del Mossad sono state identificate e tutti i loro membri arrestati”. Il ministero dell’intelligence, che non ha precisato la nazionalità né il numero degli arrestati, ha accusato Israele di voler eseguire “attentati” in Iran “traendo vantaggio dai disordini”, ma “tutti i terroristi sono stati arrestati prima di entrare in azione”.COPYRIGHT LASICILIA.IT © RIPRODUZIONE RISERVATA

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