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**Popolari: Castagnetti, ‘dopo europee iniziativa federatrice modello Ulivo, divisi non si vince’**
Roma, 1 dic. Divisi non si vince. Divisi non si è credibili come alternativa di governo. Ed allora bisogna fare qualcosa e i Popolari non intendono restare a guardare, ma lanciare una riflessione e uno stimolo: dopo le europee “occorrerà favorire la nascita di una iniziativa federatrice delle varie opposizioni come avvenne a metà degli anni Novanta con Romano Prodi. C’era la stessa frammentazione di oggi. Bisogna risolverla”. Questa l’indicazione di Pier Luigi Castagnetti che oggi ha aperto la due giorni organizzata dall’associazione ‘I Popolari’, a cui domani parteciperà anche Elly Schlein, dal titolo ‘Osare la Pace, vivere la fraternità, difendere la democrazia. Il contributo dei cattolici democratici alle grandi sfide’.
“Noi non chiediamo nulla, non chiediamo nè posti nè candidature ma chiediamo che si affrontino le questioni politiche”, sottolinea Castagnetti lanciando un appuntamento di riflessione: una “Camaldoli europea” che “metta insieme tutti coloro che condividono con noi le preoccupazioni di cui ho parlato” come strumento per elaborare idee sul futuro dell’Ue. Ne ha parlato il cardinal Zuppi e l’idea è stata rilanciata anche da Graziano Delrio, che domani chiuderà i lavori. “Siamo di fronte a un cambiamento epocale, che chiede a tutti di svegliarsi dal sonno. E i cattolici democratici – ha detto Delrio oggi ad Avvenire- non possono non esserne consapevoli per primi, un po’ come accadde sul finire della guerra con l’incontro di Camaldoli”.
Alla europee, osserva Castagnetti, avremo “Salvini con i sovranisti, Meloni che dice ‘vedete come sono cambiata? Ora sono anche io un’interlocutrice in Europa’. Per evitare che tutti i gatti siano grigi è bene dire che noi abbiamo in mente un’idea di Europa diversa. Dobbiamo prepararci a una campagna per le europee non banale”.
“Abbiamo voluto creare un’occasione per discutere, visto che ormai non si parla più da nessuna parte se non nei talk, dove però parlano solo alcuni. Dopo le guerre, dopo le europee, le elezioni americane, dopo un altro anno di governo Meloni che mondo sarà? Ci attende un anno in cui non è consentito a nessuno di stare sugli spalti”, la sollecitazione di Castagnetti.
Ed sul Pd e il centrosinistra osserva: “Da una parte c’è questo blocco di centrodestra e dall’altra parte ci siamo noi: le opposizioni. Purtroppo dobbiamo dire così, le opposizioni. E non riusciamo a mobilitare più di tanto. Ci siamo riusciti solo su iniziative unitarie. E questo ci scalfisce, ci rende meno credibili come alternativa di governo”. Castagnetti cita la ‘competizione’ che si è manifestata in diverse occasioni tra Pd e M5S. “Se siete divisi come potrete essere un’alternativa di governo? Questo dicono gli elettori”.
Una situazione che “non consente di stare sugli spalti” e di qui la proposta di Castagnetti: “E’ in atto una competizione che non è destinata a risolversi in tempi brevi. A me pare che valicate le europee e le amministrative, occorrerà favorire la nascita di una iniziativa federatrice delle varie opposizioni come avvenne a metà degli anni Novanta con Romano Prodi, c’era la stessa frammentazione di oggi. Bisogna risolverla”.COPYRIGHT LASICILIA.IT © RIPRODUZIONE RISERVATA