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**Qatar 2022: Bartoletti, ‘auspico finale tra Messi e Ronaldo, così vedremo chi è il più grande’**

Di Redazione |

Roma, 28 nov. “You may say I’m a dreamer, come diceva John Lennon. Ecco, il dreamer che c’è in me, fermo restando che la squadra favorita non può non essere la squadra che ha Mbappé, spero in una finale Argentina – Portogallo, perché l’Argentina è comunque una delle favorite e il Portogallo è la prima delle outsider. E così, in questa ordalia finale tra Messi e Ronaldo, ci toglieremo il pensiero di sapere chi è stato veramente il più grande”. A parlare con l’Adnkronos è Marino Bartoletti che, in un’intervista a tutto tondo sui Mondiali di Calcio in corso in Qatar, fa alcune considerazioni generali sulla manifestazione calcistica più importante del mondo.

“Previo il disgusto per il luogo nel quale siamo capitati, io appartengo anche al partito di chi dopo essersi decisamente arrabbiato per la svendita che il calcio ha fatto di se stesso, pensa anche che indignarsi adesso, all’alba del novembre 2022 quando questa cosa è nota semplicemente da 12 anni mi sembra al limite dell’ipocrisia”, dice il giornalista sportivo. Adesso, dunque, “cerchiamo adesso comunque di esportare dei valori sani -scandisce Bartoletti- che a questo punto sono fatti dei piccoli grandi messaggi che siano un’amplificazione nel mondo delle criticità, chiamiamole così con eleganza, del luogo che ci ospita”.

Detto questo, “anche partendo da un po di freddezza come nel mio caso, un’occhiata alle partite la dai ed è chiaro che non puoi non appassionarti a quello che vedi. Perché a me sembra veramente un bel Mondiale dal punto di vista calcistico, molto variopinto e con ottime possibilità di un grande esito qualunque sia”, è l’opinione dell’esperto cronista. Che su Leo Messi, e la sua brillantissima prestazione in Argentina – Messico, analizza: “Il grande sceneggiatore della vita e del calcio ha fatto sì che se la vedesse brutta per poi far capire al mondo che non è vero quello che si è sempre detto, cioè che non abbia mai preso per mano la sua Nazionale. La grande discriminante tra Messi e Maradona era quella che Messi avesse fatto vincere squadre che forse avrebbero vinto lo stesso, Maradona ha fatto vincere squadre che non avrebbero vinto mai. Ecco, con il gol dell’altra sera in Argentina – Messico, Messi si è ‘maradonizzato’. Ad un tratto, non era Argentina Messico 1-0 ma Messi – Messico 1-0”.COPYRIGHT LASICILIA.IT © RIPRODUZIONE RISERVATA

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