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Riforme: Gasparri, ‘da opposizioni affermazione apodittiche’
Roma, 8 mag. “Le pregiudiziali delle opposizioni contengono alcune affermazioni apodittiche. Si parla di derivazione plebiscitaria del solo presidente del Consiglio dei Ministri, ma esistono già diversi sistemi presidenziali, come quello americano o quello francese, e non sono certo paesi che possiamo accusare di mancanza di un impianto democratico solido e accettabile. Giorni fa il direttore del Foglio, un giornale libero a volte molto critico nei confronti della maggioranza, in un articolo ha spiegato questa riforma in modo molto chiaro. Il premierato, dice lui, pur non essendo la riforma più bella del mondo, è una riforma che può aiutare la Costituzione più bella del mondo ad essere ancora più bella, più moderna, più efficiente, più all’altezza delle sfide di un paese come l’Italia. La riforma, spiega Cerasa, offre al premier la possibilità di nominare e revocare ministri, permette di avere un governo più stabile, consente di avere coalizioni meno ballerine e sana un virus del sistema, ovvero la possibilità che vi siano parlamenti governabili solo attraverso maggioranze artificiose ideate dal Capo dello Stato. Una legge che preserva gran parte delle funzioni del Presidente della Repubblica, eccezion fatta per la possibilità di sciogliere a propria descrizione le Camere. E’ ovvio, la riforma sposta un po’ il baricentro dalla parte del governo, ma di un governo eletto dai cittadini”. Lo ha detto, intervenendo in Aula sulle pregiudiziali di costituzionalità alla riforma del premierato, il presidente dei senatori di Forza Italia Maurizio Gasparri.
“Quanto ai tempi – ha proseguito -, ci sarà un dibattito generale durante il quale molti colleghi interverranno e concluderemo quando sarà. Non c’è il problema di prima o dopo le elezioni europee. Abbiamo già 30 anni di ritardo, perché accanto alla Costituzione formale esiste una Costituzione materiale che cambia e questa è una riforma che i cittadini hanno già fatto. La sinistra che ha discusso se mettere o meno il nome del proprio leader nel simbolo per le elezioni europee, ora vorrebbe impedirci di discutere di norme di un certo tipo? Il tema dell’elezione diretta affiorò già nella costituente, ma i tempi non erano maturi. Oggi, dopo decenni di democrazia consolidata, l’azione che il governo e la maggioranza stanno svolgendo è legittima”, ha concluso Gasparri.COPYRIGHT LASICILIA.IT © RIPRODUZIONE RISERVATA