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**Riforme: no dei sindacati a premierato durante audizioni in Senato, fuori dal coro Ubs**
Roma, 28 nov. No delle sigle sindacali Cgil e Uil al disegno di legge costituzionale per il premierato durante le audizioni in Commissione Affari Costituzionali del Senato. Più morbida la posizione di Cisl mentre approva, fuori dal coro, Ubs.
Secondo la Uil, “ci siamo trovati di fronte a un ddl che cambia la natura della nostra Repubblica e mette in discussione i poteri e le prerogative del Capo dello Stato”. “Una vera e propria deriva autocratica. La sostanza è una compressione totale del principio di rappresentatività del voto”, fa eco Cgil che aggiunge: “Destruttura la struttura istituzionale del nostro ordinamento. Al premier eletto dal popolo si attribuisce una supremazia su tutti gli altri organi” che genera uno “squilibrio e svuotamento dei poteri”. Cisl rende atto “a Casellati di aver convocato un primo incontro e della convocazione odierna, ma siamo solo ad un primissimo passaggio che dovrà affrontare un lungo e articolato iter parlamentare”, innanzitutto per “salvaguardare il ruolo di garanzia del presidente della Repubblica”.
Fuori dal coro è Ubs: “La nostra posizione è diversa”: l’incontro organizzato dalla ministra per le Riforme Maria Elisabetta Alberti Casellati è stato “proficuo e positivo”. “Condividiamo il premierato – prosegue la sigla sindacale – E’ indubbio che una riflessione va fatta sui senatori a vita di nomina presidenziale. Ci riconosciamo tutti in ciò che hanno fatto persone come Liliana Segre”. “Alternativa – propone – potrebbe essere quella di mantenere prevedendo una diversa partecipazione al voto ad esempio nella prima fiducia al governo”.COPYRIGHT LASICILIA.IT © RIPRODUZIONE RISERVATA