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Scontri a stadio Brescia, Ministero chiede danni per 1 milione

A processo 94 ultrà, la società non sarà parte civile

Di Redazione |

BRESCIA, 16 APR – Il Ministero dell’Interno si è costituito parte civile nell’ambito del processo a Brescia a carico di 94 tifosi imputati di resistenza aggravata, danneggiamenti, lesioni per l’invasione di campo e agli scontri che si sono verificati allo stadio Rigamonti l’1 giugno del 2023 al termine della partita tra Brescia e Cosenza. Il Viminale ha quantificato in un milione di euro il risarcimento dei danni materiali e di immagine. Due imputati hanno chiesto di patteggiare, 32 di essere ammessi al rito abbreviato, 50 alla messa alla prova, mentre 10 hanno scelto di discutere il rinvio a giudizio. Il gup Federica Brugnara ha aggiornato l’udienza al 6 novembre. Il Brescia – come già annunciato dal presidente Massimo Cellino – non si è costituito parte civile anche per evitare di alzare ulteriormente la tensione in un ambiente ormai ostile contro il presidente del club, contestato da tempo.

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