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Sempre maggiori investimenti sul calcio femminile europeo

Di Redazione |

(Roma, 17/10/2022) – Roma, 17/10/2022 – La UEFA Women’s Champions League 2021/2022 sarà un evento di estrema importanza non solo per il suo valore sportivo, ma anche per l’incremento degli investimenti. 24 milioni di euro per agevolare l’ascesa del calcio femminile in tutto il continente europeo. È questo il budget approvato dal Comitato Esecutivo Uefa per la competizione europea al femminile.

Fra le novità più interessanti, la centralizzazione dei diritti tv e delle sponsorizzazioni dalla fase a gironi in poi. Un’innovazione studiata per colmare sempre di più il gap con la Champions League maschile, evento che ogni anno produce un volume d’affari stellare.

“Oggi il mondo del calcio ha fatto un enorme passo in avanti. Grazie all’introduzione del nuovo modello di distribuzione finanziaria della competizione l’intero settore calcistico femminile professionistico femminile sarà rinforzato. Questa scelta è altresì l’esempio perfetto di quanto il modello sportivo europeo sia essenziale per lo sviluppo sul lungo periodo del calcio”. Parole di Aleksander Čeferin, presidente UEFA a commento delle decisioni adottate dal Comitato Esecutivo:

Parole d’elogio arrivano dalla responsabile UEFA per il calcio femminile, Nadine Kessler: “Oltre 3 anni di consultazioni e dialoghi con i club e l’Associazione dei Club Europei e le nostre federazioni nazionali ci hanno permesso di adottare una visione unitaria e progredire insieme nella stessa direzione: in avanti! Desideriamo ringraziare di cuore tutte le persone che hanno dato il loro contributo”.

La spartizione dei 24 milioni di euro stanziati finirà per essere una vera e propria “manna dal cielo” per molti club. Per comprendere l’impatto delle misure adottate, è sufficiente pensare che verranno assegnati 400.000€ alle squadre che prenderanno parte alla fase a gironi, ben 5 volte in più rispetto alla cifra incassata dalle squadre che nella medesima competizione odierna accedono agli ottavi di finale.

La squadra che si aggiudicherà il trofeo potrebbe incassare un totale di 1.4 milioni di euro in premi, in base ai risultati maturati durante la manifestazione calcistica europea.

Numeri che testimoniamo la crescente evoluzione e popolarità del calcio femminile, che negli ultimi anni è riuscito a “scaldare” il cuore anche dei tifosi scandinavi.

La scorsa settimana Norvegia, Danimarca e Finlandia hanno presentato in via ufficiale la loro candidatura congiunta per l’Europeo di calcio femminile 2025. Se l’organizzazione della manifestazione europea dovesse essere affidata ai 4 paesi scandinavi, a discapito dell’agguerrita rivale Francia, la finale si svolgerebbe all’interno della Friends Arena di Stoccolma, stadio che conta ben 50.000 posti a sedere. Le quattro capitali – Stoccolma, Copenaghen, Helsinki ed Oslo, ospiteranno i match, oltre a Goteborg in Svezia, Odense in Danimarca, Tampere in Finlandia e Trondheim in Norvegia.

Oltre ai transalpini, anche polacchi, svizzeri e ucraini hanno manifestato il loro interesse all’organizzazione dell’Europeo.

A leggere il Business Case of Women’s Football pubblicato dall’Uefa, appare invece evidente che l’Unione delle Federazioni calcistiche europee, ha “puntato” in maniera decisa sulla crescita dell’intero movimento calcistico femminile grazie a investimenti lungimiranti.

I dati pubblicati dall’Uefa all’interno del Business Case consentono di scoprire l’attuale situazione del calcio femminile e tracciare la sua evoluzione da qui al 2033. La pubblicazione mira a promuovere le potenzialità di crescita dell’intero movimento calcistico femminile al fine di attrarre nuovi investitori.

“Si tratta di un progetto estremamente ambizioso, con lo scopo di mostrare agli interessati le prospettive offerte dall’investimento sul calcio femminile. Il futuro è roseo e siamo fieri del lavoro che stiamo svolgendo, con la speranza di raggiungere le vette che sappiamo di poter raggiungere”. Parole del Segretario Generale UEFA Giorgio Marchetti volte a ribadire le rosee prospettive di crescita dell’intero movimento.

Ciò che più impressiona all’interno della pubblicazione sono le prospettive di affluenza di tifosi all’interno degli stadi. La finale di Uefa Women’s Champions League ha ottenuto oltre 91.000 spettatori paganti e gli Europei hanno visto oltre 574.000 supporter presenti allo stadio. Numeri di poco conto se si pensa che secondo le stima nel 2033 saranno ben 328 milioni di persone a seguire il calcio femminile. Sempre stando alle stime, gli introiti dovrebbero passare dai 116 milioni di euro di oggi ad una cifra che oscilla fra i 552 e i 686 milioni di euro.

La capacità di veicolare messaggi e valori positivi come l’inclusività e l’uguaglianza di genere, è a oggi l’elemento che maggiormente influenza la crescita e lo sviluppo dell’intero movimento.

D’altro canto oltre alle enormi potenzialità bisogna prendere in considerazione le tante problematiche da affrontare negli anni a venire, in primis i costi di mantenimento che di conseguenza tenderanno a crescere a dismisura e rendere sempre più difficile la sostenibilità economica dei club professionistici.COPYRIGHT LASICILIA.IT © RIPRODUZIONE RISERVATA

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