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Terzo mandato: Ricci (Pd), ‘norma insensata che esclude circa 730 sindaci su 8000 comuni’

Di Redazione |

Roma, 1 feb. “Bene che la discussione relativa al decreto sull’election day, che ha iniziato oggi il suo iter parlamentare in Senato, consenta anche di puntare l’attenzione sulla questione del terzo mandato per i primi cittadini. Tuttavia, la norma attuale, se non emendata, si rivelerà insensata e discriminatoria, escludendo difatto, dalla possibilità di un terzo mandato, solo circa 730 sindaci su quasi 8000 comuni italiani”. Così Matteo Ricci, sindaco di Pesaro e Presidente di Ali-Autonomie Locali Italiane.

“È incomprensibile che questa norma non venga estesa a un decimo del totale dei sindaci italiani”, aggiunge Ricci. Dopodiché, sottolinea, è bene ricordare che siamo dinanzi ad un unicum, nel panorama europeo, poiché: “L’unico Paese che impone limiti è il Portogallo, che consente tre mandati consecutivi”. La direzione più consona da intraprendere per sanare questa fattispecie discriminatoria, conclude Ricci, è quella di “allineare il nostro ordinamento all’Europa”.COPYRIGHT LASICILIA.IT © RIPRODUZIONE RISERVATA

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