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Ucraina-Russia, distrutta diga Khakovka vicino Kherson: “Migliaia in pericolo” – Video

Di Redazione |

Kiev ha accusato Mosca di aver distrutto la diga, con il presidente ucraino Volodymyr Zelensky che non usa mezzi termini. “I russi controllano la diga e l’intero impianto di Kakhovka da oltre un anno. E’ fisicamente impossibile farla esplodere dall’esterno, bombardandola. E’ stata minata dagli occupanti russi. E l’hanno fatta esplodere”, ha twittato Zelensky, spiegando che l’attacco è stato sferrato alle 2.50 di questa mattina. “La Russia – ha proseguito Zelensky – ha fatto esplodere una bomba di distruzione ambientale di massa. Si tratta del maggior disastro ambientale provocato dall’uomo in Europa da decenni. E’ il peggior terrorista del mondo. Ed è per questo che la sconfitta della Russia, che comunque noi assicureremo in ogni caso, sarà il maggior contributo significativo alla sicurezza nella nostra regione, in Europa e nel mondo”.

Secondo quanto ha reso noto la società ucraina per l’energia idroelettrica, Ukrhydroenergo, la centrale idroelettrica alimentata dalla diga “è stata completamente distrutta dall’esplosione, avvenuta dall’interno della stanza del motore”. La centrale “non può essere riparata”, ha precisato.

Kiev in queste ore ha accusato i russi anche di bombardare le aree nel sud dell’oblast di Kherson dove sono in corso evacuazioni di civili. “I militari russi continuano a bombardare i territori dove sono in corso le misure di evacuazione. Un’ora fa, due poliziotti sono stati feriti nell’area. Al momento i bombardamenti continuano”, ha detto il ministro ucraino dell’Interno, Ihor Klymenko, alla televisione ucraina, secondo quanto riferisce il Guardian. Kiev accusa Mosca di aver fatto saltare deliberatamente la diga.

Le agenzie di stampa Tass e Ria Novosti scrivono che per colpire la diga è stato usato un lanciarazzi multiplo del tipo Olkha in dotazione delle forze armate ucraine. Questo lanciarazzi usa munizioni guidate ed è stato sviluppato nel 2010 in Ucraina a partire dal sistema sovietico Smerch. E’ entrato in servizio a partire dal 2018, e nel 2022 è stato impiegato durante l’invasione russa dell’Ucraina.

In seguito all’esplosione, il sindaco filo russo di Nova Kakhovka, Vladimir Leontyev, ha dichiarato lo stato di emergenza. “La città è inondata” e anche la centrale idroelettrica adiacente alla diga lo è, ha denunciato.

Leontiev ha fatto sapere che sono almeno 22mila le persone a rischio inondazione che si trovano nei 14 insediamenti vicino alla diga. Sono iniziate le procedure di evacuazione delle aree circostanti. Un funzionario ucraino ha avvertito che mancano solo cinque ore prima che l’acqua raggiunga un “livello critico”.

Dopo la distruzione della vicina diga di Nova Kakhokva, non c’è “un immediato rischio per la sicurezza nucleare” alla centrale di Zaporizhzhia. E’ quanto rende noto l’Agenzia atomica internazionale, sottolineando che i suoi esperti stanno “monitorando con attenzione la situazione”. La diga assicura il rifornimento idrico a gran parte dell’Ucraina meridionale, compresa la centrale nucleare di Zaporizhzhia.

In precedenza l’agenzia nucleare ucraina, Energoatom, aveva ricordato come la distruzione della diga potrebbe avere conseguenze negative per la centrale, aggiungendo che comunque la situazione è sotto controllo. “L’acqua del bacino di Kakhovka è necessaria all’impianto per i condensatori delle turbine ed i sistemi di sicurezza” hanno spiegato da Energoatom, assicurando che al momento la riserva per il sistema di raffreddamento “è pieno” e “il livello dell’acqua è di 16,6 metri, che è sufficiente alle necessità dell’impianto”.

”La distruzione della diga di Kakhovka mette in pericolo migliaia di civili, lasciandoli senza casa e con necessità di aiuti umanitari. I civili e le infrastrutture civili non sono un obiettivo”. Lo ha scritto su Twitter l’Ocha, l’Agenzia delle Nazioni Unite per il coordinamento degli affari umanitari, condannando l’attacco.COPYRIGHT LASICILIA.IT © RIPRODUZIONE RISERVATA

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