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Unicef, +3.000% casi morbillo nel 2023 in Europa e Asia Centrale
Roma, 14 dic. (Adnkronos Salute) – Boom di casi di morbillo in Europa e Asia Centrale, dove tra gennaio e inizio dicembre 2023 sono stati confermati 30.601 casi di morbillo, rispetto ai 909 del 2022, con un aumento del 3.266%. A lanciare l’allarme è l’Unicef che ricorda come circa 931mila bambini in queste aree del mondo non hanno ricevuto interamente o parzialmente i vaccini di routine fra il 2019 e il 2021 e che il tasso di vaccinazione della prima dose contro il morbillo è diminuito dal 96% nel 2019 al 93% nel 2022. Tra i Pesi più colpiti il Kazakistan con 69 casi per 100mila abitanti, pari a 13.254 casi, il Kirghizistan è al secondo posto per numero di casi di morbillo, con 58 casi ogni 100mila abitanti, pari a 3.811 casi. La Romania un tasso riportato di 9,6 casi per 100mila, pari a 1.855 casi. “Non c’è segno più evidente del crollo della copertura vaccinale che un aumento dei casi di morbillo. Un aumento così marcato richiede un’attenzione urgente e misure di salute pubblica per proteggere i bambini da questa malattia pericolosa e mortale”, ha dichiarato Regina De Dominicis, direttrice regionale dell’Unicef per l’Europa e l’Asia centrale. Il morbillo – ricorda l’Unicef – ha un effetto devastante sulla salute di un bambino, talvolta con conseguenze letali. Provoca un indebolimento duraturo del sistema immunitario dei bambini, rendendoli più vulnerabili ad altre malattie infettive, tra cui la polmonite. Per raggiungere ogni bambino, l’organizzazione Onu per l’infanzia chiede ai paesi nella regione di:identificare e raggiungere con urgenza tutti i bambini, soprattutto quelli che non hanno ricevuto il vaccino; rafforzare la domanda per i vaccini, anche creando fiducia; dare priorità ai fondi per i servizi di vaccinazione e assistenza medica primaria; costruire sistemi sanitari resilienti attraverso investimenti nel personale sanitario, nell’innovazione e nella produzione locale.