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Il sold out delle case extralusso in Sicilia: vacanze fino a 8mila euro a notte con sullo sfondo abusivismo e rischio truffe

Ci sono anche case vacanza con prezzi “medi", come i 414 euro a notte a Castel di Tusa, in provincia di Messina, vicino al sito archeologico di Alesa

Maria Elena Quaiotti

03 Agosto 2025, 15:05

Villa di lusso, generico

Villa di lusso, generico

Vacanze da mille e una notte? Piuttosto, da mille euro, ma anche più, a notte. E, contrariamente a quanto si possa pensare, le case vacanza (è questo l’oggetto della discussione) sono molto ricercate in particolare da gruppi e famiglie.

La villa a Modica già "sold out"

Ad esempio, per mille euro a notte la casa vacanza con nove camere da letto e capienza fino a 25 ospiti a Frigintini, frazione rurale di Modica, è già “sold out" nelle due settimane centrali di agosto e per tutto il mese di settembre. Certo, a conti fatti, divisa per 25 la spesa risulta essere molto meno “monstre”. Mille euro a notte anche alla baia di Cornino, antico borgo di Custonaci (noto per la produzione di marmo pregiato) in provincia di Trapani, che nella struttura con spa, piscina privata e una capienza fino a dieci ospiti, tornerà disponibile solo da fine mese. A San Giorgio Timpirussi, 3 chilometri da Sciacca, si arriva fino ad oltre ottomila euro a notte e massimo a otto posti letto (quindi una spesa “a testa" più sostenuta), ma grazie alla piscina a sfioro fronte mare, spiaggia privata e l'accesso al campo da golf, è già tutto pieno da agosto fino a novembre.

Le case con i prezzi "medi"

Ci sono anche case vacanza con prezzi “medi", come i 414 euro a notte a Castel di Tusa, in provincia di Messina, vicino al sito archeologico di Alesa, che può ospitare fino a quattro persone che ha ancora disponibilità fino al 6 agosto e un'altra settimana dal 22 ottobre al primo novembre. Con 228 euro a notte a Pozzallo, località nota per il mare che ormai da 22 anni è “Bandiera Blu”, la casa vacanze per cinque persone con tre camere, la Jacuzzi e accesso diretto alla spiaggia, tornerà disponibile solo dal 13 settembre.

Il report di Anoi

Insomma, si direbbe sia la “riscossa" del settore extra alberghiero, in controtendenza agli ultimi dati diffusi che darebbero invece un calo generalizzato dei flussi turistici in tutto il Belpaese. La Sicilia parte dal dato del 2024, oltre 6 milioni le presenze e circa 25 milioni i visitatori durante tutto l'anno. Le circa 25mila case vacanza presenti in tutta l'isola, come si evince dai siti di ricerca più accreditati, dunque sono poche?
Lo abbiamo chiesto a Rosa Lotito, presidente di Anoi (Associazione nazionale Ospitalità italiana Made in Italy), da oltre vent'anni nel settore: «Certo, secondo me sono poche - risponde - e ce ne sono tante abusive. Le regole ci sono, per i titolari, ma anche per gli utenti. Ma chi controlla davvero?». Esistono ad esempio gruppi social composti anche da 80mila membri in cui in questi giorni si registra un notevole movimento per le case vacanza in Sicilia, tra richieste nelle date più gettonate di agosto e risposte immediate, ma senza indicare sempre (come invece avviene nei siti autorevoli) dati come il Cin, la dimensione, fotografie realistiche. E, tra disdette improvvise e insperate disponibilità, si assiste a una vera e propria gara per “piazzare” la propria casa vacanze.

Il "passaparola"

«Chiariamo, sono più gli stranieri a rivolgersi ai siti accreditati, magari anche qualche italiano lungimirante, perché è garanzia di sicurezza. Ma il “grosso" delle prenotazioni avviene attraverso il “passaparola", che sembrerebbe funzionare meglio del portale. Però poi capita, e capita mi creda, che il turista non trovi la struttura per cui ha pagato e gliene viene proposta un'altra su due piedi. Oppure, per parlare di utenti, capita pure che si prenoti per due e si presentino poi in otto. Accade più spesso di quanto si pensi».

Scicli perde appeal

Come viene vista l'isola dal punto di vista nazionale? «La Sicilia - afferma - è un territorio ricchissimo che, volendo, potrebbe avere un “boom” turistico, anche tutto l'anno. La destagionalizzazione è uno dei grandi temi finora affrontato, anche a livello nazionale, solo a parole. La prova della potenzialità della vostra isola è il fatto che sia sempre stata al centro dell'attenzione, fin da quando è iniziato il fenomeno dell'extra alberghiero, alla fine degli anni Novanta. Le case vacanza, insieme ai b&b e gli affittacamere vanno però distinte dagli affitti brevi, che rispondono a una normativa nazionale. Tuttavia ne sono sorte tante in località ormai note, e hanno anche funzionato, almeno finché non è passata la “moda". Un esempio noto? Scicli, sulla cresta dell'onda della serie tv “Montalbano", si era assistito a un massiccio acquisto di case per case vacanza e b&b, ma piano piano sta perdendo appeal. Ecco, un suggerimento che rivolgo sempre è invece quello di puntare ai luoghi meno noti, farli conoscere, perché sono convinta che siano le strutture ricettive a fare da volano ad un territorio e non il contrario, e con la giusta preparazione e competenza sull'ospitalità, il diventare anche “sentinelle dell'ambiente", ovvero vigilare affinché intorno alla propria struttura tutto sia pulito e dignitoso, unito alla conoscenza del turista e dell'esperienza che intende vivere, si possa far sì che il territorio resti sempre ambito attirando presenze. Mi lasci dire un'ultima cosa:prima ha citato alcuni numeri, bisognerebbe capire su che base vengono definiti. Sono le “notti" l'indice del turismo? Oppure il turista come singolo?».
Una domanda di estrema attualità anche per chi, a livello istituzionale, in Sicilia si occupa di turismo.