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Il compleanno

Il Timeo di Taormina spegne 150 candeline e festeggia con musica e teatro

Tanti ospiti per celebrare l'importante anniversario di uno degli alberghi più iconici della città

Di Redazione |

Sono tanti 150 anni di storia. Ma il Grand Hotel Timeo di Taormina, tra gli alberghi più iconici di Taormina sin dalla sua apertura nel lontano 1873, sembra quasi non sentirli. La struttura ha conservato intatta la sua bellezza arricchita dal rigoglioso giardino su cui si affaccia e da una vista sulla baia di Giardini Naxos che lascia senza fiato anche chi non arriva dall’America o dalla Russia.

Per celebrare l’importante anniversario, la struttura, della catena Belmond già da alcuni anni, ha scelto di fondere arte, glamour e buona cucina in un evento ambientato, in parte, sul palco del Teatro Antico. Prima lo spettacolo “Il Passato, il Timeo di Platone”, allestito con la collaborazione con l’Accademia dell’Inda – Sezione Fernando Balestra. 

Applaudita poi anche l’esibizione jazz del duo formato dal pianista cubano Omar Sosa  e dal percussionista indiano Trilok Gurtu. Tra gli ospiti presenti anche la modella Marika Pellegrinelli e il compagno, il dj William Djoko.

Nel calendario degli eventi del Grand Hotel anche l’installazione dell’artista cubano Yoan Capote autore di una selezione di sculture, tra cui manette che cingono un ulivo, dal titolo “Stress”, “Self-portrait”, “On our shoulders”, “Deriva” e “Urban Nature”.

Le sculture resteranno esposte nei vasti giardini dell’hotel fino al 7 gennaio del 2024, mentre al Sant’Andrea, altra struttura del Belmond nella baia di Mazzarò, l’installazione “Family Portrait”, dello stesso artista, potrà essere ammirata fino a tutto ottobre.

In questa nuova stagione poi l’executive Chef del grande albergo, Roberto Toro, 1 stella Michelin, porterà la sua arte culinaria fuori dalle mura dell’hotel per abbracciare il resto dell’isola. Toro curerà una serie inaugurale di eventi gastronomici stagionali ispirati al leggendario menu francese dell’hotel delXIX secolo, epoca in cui, sotto il dominio dei Borbone delle Due Sicilie, era usanza tra le famiglie nobili avere un cuoco francese (il Monsù) nelle proprie cucine.

Già soddisfatto di una stagione estiva ancora agli inizi ma che si preannuncia già in grande rilancio dopo gli anni segnati dal Covid, è Massimiliano Puglisi, General Manager del Grand Hotel Timeo. “Siamo orgogliosi di celebrare il Timeo, un’icona dell’identità siciliana, e sono grato al personale dell’hotel per la passione che mette nel proprio lavoro: è proprio grazie a questo amore profondo verso la struttura che siamo considerati un simbolo culturale e un esempio di ospitalità siciliana. Crediamo fortemente che sia nostro dovere rendere omaggio alla nostra tradizione, pur continuando a innovare la nostra offerta e ad alimentare le nostre affascinanti storie. Forti di una storia lunga 150 anni, guardiamo con fiducia al futuro.”COPYRIGHT LASICILIA.IT © RIPRODUZIONE RISERVATA