L'ISOLA DELLE VACANZE
Turismo, per la Sicilia un 2023 da ricordare: da gennaio a ottobre già oltre 15 milioni di presenze
i dati resi noti dall'assessore regionale Elvira Amata al Mice Trade Show in corso a Venezia
Bellezze naturali mozzafiato, un patrimonio artistico immenso, un enogastronomia indimenticabile ma anche investimenti su film, fiction e corti in cui l’isola è protagonista e sul turismo esperienziale, campagne rivolte agli stranieri e molto altro. La Sicilia è una delle protagoniste del Mice Trade Show in corso a Venezia, incontro organizzato con il patrocinio dell’Enit tra le eccellenze di domanda e offerta a cui partecipano oltre 150 tra i più attivi buyer da tutto il mondo.
«Nel periodo gennaio-ottobre le presenze turistiche – racconta con orgoglio l’assessora al Turismo della Regione Elvira Amata – sono cresciute del 7%. In particolare l’aumento è stato del 5,7% nel comparto alberghiero e del 10,5% nell’extralberghiero. Nel complesso, secondo dati ancora non definitivi, si tratta di 15 milioni di presenze, di cui 7 milioni 443mila stranieri. Si tratta di dati molto positivi, che dimostrano che il lavoro messo in atto è stato svolto nella giusta direzione».
Certo ancora bisogna lavorare sul nodo di trasporti e infrastrutture. «Stiamo agendo sui collegamenti aerei e sui costi e anche su treni e altri collegamenti interni. Abbiamo fatto dei passi in avanti – ammette – ma ancora possiamo migliorare molto».
Gli stranieri
In particolare la presenza degli stranieri, che «permette realmente destagionalizzare i flussi e allungare la stagione», anche ai mesi invernali, registra un aumento del 19% rispetto al 2022. «Abbiamo già superato tutto l’anno scorso, quando si sono registrate 6 milioni di presenze. Possiamo dire che è stato fatto un buon lavoro verso gli altri Paesi» aggiunge l’assessora. Tra i vari passi messi in atto dalla regione anche l’introduzione del Cir, codice identificativo regionale delle strutture, che ha fatto emergere il sommerso: «Siamo passati da 7.000 a oltre 34.000 strutture. Ora il governo e la ministra del turismo Daniela Santanchè ragionano sul Cin, il codice identificativo nazionale, e sono convinta che farà bene all’Italia, così come il Cir ha fatto bene alla Sicilia e alle altre regioni che lo hanno adottato».
Uno degli assi della manica della Sicilia è il clima che permette un’offerta completa 365 giorni l’anno ma, spiega Amata, «abbiamo anche voluto intecettare i desideri dei viaggiatori, specialmente gli stranieri, che si sono trasformati. SI cerca un turismo esperenziale, lento, a contatto con la natura, si vuole conoscere la storia e le tradizioni del popolo che va a visitare. E in Sicilia si trovano percorsi naturalistici molto belli ed emozionanti, con cammini e sentieri ma anche treni storici».
Enogastronomia e patrimonio culturale non avrebbe bisogno di presentazioni ma l’assessora spiega che stanno lavorando anche su questo «con progetti come “Soste di Ulisse” con chef stellati e eventi, letture e festival durante tutto l’anno». Vogliamo ampliare ancora l’offerta perché chi viene in Sicilia, che sia giovane o anziano, da solo o in famiglia, possa fare tutto quello che vuole. La Sicilia è per tutti».COPYRIGHT LASICILIA.IT © RIPRODUZIONE RISERVATA