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Bruce Springsteen e Paul McCartney insieme sul palco a Liverpool, il boato dell’Anfield: lo stadio balla con loro

Redazione La Sicilia

08 Giugno 2025, 15:57

«Incredibile, un sogno che diventa realtà: suonare qui a Liverpool con sir Paul McCartney». Con queste parole un Bruce Springsteen entusiasta ha accolto così sul palco l’icona dei mitici Fab Four dentro lo stadio di Anfield Road pieno fino all’inverosimile.
Un lungo abbraccio tra le due star, e la Street Band che si alza per il tributo al grande Paul e via subito con “Can’t buy my love” cantata e ballata da tutto lo stadio.
Brividi ma non è una celebrazione. Perché la musica è vera come è vera la potenza e l’energia di Springsteen che canta con la voce dei tempi migliori per tre ore dritte dritte filate senza interruzione.
Tra un pezzo e l’altro, Bruce trova il tempo e la necessità di ribadire la sua visione di America e di democrazia (“che vi ho cantato per tutta la mia vita”) contro un presidente “corrotto e inadatto” a cui dedica una versione rabbiosa di Rainmaker (lo sciamano) e una struggente di House of thousand guitars.

Un concerto che diventa un rito laico in difesa della libertà con tre ore di pezzi straordinari di un repertorio di oltre 50 anni di un’altrettanta straordinaria carriera.
Tutti brani forti per sonorità e significato con pochissimo spazio alla nostalgia. Da Darkness on the edge of town a Muderd incorporeated passando per The River e Land of hope and dreams ai classici Born in the USA, Born to run e Dancing in the dark.
Paul and Bruce alla fine del set di due pezzi insieme si omaggiano sul palco: Il boato dell’Anfield è da brividi. La musica va avanti. “Come on, rise up” canta Bruce in questa notte ventosa e fredda dì Liverpool tra il delirio di migliaia di fan di tutte le età.
Il tempo passa ma per Bruce sembra passare meno: il rock and roll ha ancora il potere di unire le persone. “In love, arts and rock and roll one plus one makes three” dice Bruce. Ed è tutto vero.