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Funerali di Martina Carbonaro, la rabbia e le lacrime del cardinale Battaglia: «Basta giustificazioni, abbiamo fallito»
Migliaia di persone si sono radunate ad Afragola per l’ultimo saluto a Martina Carbonaro, la 14enne uccisa dal suo ex fidanzato Alessio Tucci, reo confesso. La cerimonia è stata officiata dall’arcivescovo di Napoli, il cardinale Mimmo Battaglia. A un certo punto nella chiesa risuona quella parola che abbiamo ormai imparato a conoscere e che troppo spesso rimbalza sulle pagine dei quotidiani: “È femminicidio”, ha detto Battaglia, “Chiamiamolo con il suo nome. Non è follia. Non è gelosia. Non è un raptus. È il frutto amaro di un’educazione che ha fallito. Di un linguaggio che normalizza la violenza. Di un silenzio colpevole! E allora, oggi, accanto al dolore – prosegue – io sento il dovere di dire: Basta. Basta parole deboli. Basta giustificazioni”. E mentre dice ancora una volta “basta violenza” e si augura un «mondo dove nessuna ragazza debba più aver paura di amare», non trattiene le lacrime, l’arcivescovo Battaglia, e i fedeli accompagnano la sua commozione con un lungo applauso.