Il caso
I doppiatori italiani denunciano: «L’intelligenza artificiale ci ruba la voce»
«L'IA ha la capacità di imitare e riprodurre le voci umane, una tecnologia che, se non regolamentata, potrebbe sostituire il lavoro dei doppiatori», scrive l'associazione Anad
L’Associazione Nazionale Attori Doppiatori (Anad) ha lanciato un appello significativo intitolato “Difendiamo l’Intelligenza Artistica”, rivolto all’intera industria audiovisiva, alle istituzioni e al pubblico. L’obiettivo è quello di sensibilizzare riguardo ai rischi e ai pericoli connessi all’uso dell’Intelligenza Artificiale (IA) e del machine learning, che potrebbero avere impatti negativi sul mondo del cinema, della televisione e altri settori artistici.
L’IA ha la capacità di imitare e riprodurre le voci umane, una tecnologia che, se non regolamentata, potrebbe sostituire il lavoro dei doppiatori. Questo scenario preoccupa profondamente il settore, poiché il doppiaggio è una professione artistica che rischia di scomparire, portando via con sé le emozioni che solo un attore in carne ed ossa può trasmettere.
Per diffondere questo messaggio, ANAD ha realizzato un video coinvolgendo dodici noti doppiatori italiani, tra cui Rossa Caputo, Laura Boccanera, Melina Martello, Veronica Puccio, Laura Romano, Chiara Fabiano, Luca Ward, Gabriele Patriarca, Riccardo Suarez, Flavio Aquilone, Daniele Giuliani e Rodolfo Bianchi. Questi artisti prestano la loro voce per dire “No” a un futuro in cui le espressioni artistiche rischiano di essere sostituite da produzioni generate da algoritmi.COPYRIGHT LASICILIA.IT © RIPRODUZIONE RISERVATA