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iPhone 16 provato a Cupertino: cosa è in grado di fare l’intelligenza artificiale di Apple?
In un evento dedicato a Cupertino, in California, Apple ha presentato l’iPhone 16, il nuovo modello del suo smartphone. Tim Cook e gli altri manager non hanno approfondito molto il tema della Apple intelligence: l’innovazione avrà un rilascio a macchia di leopardo. In Italia non c’è ancora una data di implementazione. Nel video, la prova dello smartphone a cura dell’inviato Paolo Ottolina. Un’ipotetica palma del migliore andrebbe agli iPhone 16 “base”: l’iPhone 16 da 6,1 pollici e il 16 Plus da 6,7 pollici. Perché Apple ha deciso di aggiungere molte cose ai non-Pro, che si avvicinano molto ai Pro in termini di capacità e di dettagli. Ad esempio il nuovo tasto Camera Control arriva anche sui 16 e viene aggiunto anche l’Action Button, il tastino configurabile che sostituisce il selettore on/off per silenziare l’audio, l’anno scorso appannaggio dei soli Pro. Il processore è il nuovo A18, un filo inferiore all’A18 Pro della gamma top, ma comunque più che capace di sostenere tutti i nuovi compiti legati all’intelligenza artificiale. Insomma, a parte un comparto fotografico con un sensore in meno e una qualità leggermente inferiore, display con bordi un po’ più pronunciati e uno 0,2 pollici di diagonale in meno, i due iPhone 16 hanno poco di meno dei 16 Pro.