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L’Ambrogino d’Oro al St. Ambroeus FC, la squadra che gioca per l’integrazione: «Siamo in 520 da tante nazionalità, è un giro del mondo a una fermata di metropolitana»

Di Redazione |

Tra le associazioni premiate con l’attestato di benemerenza agli Ambrogini d’Oro 2024, quest’anno c’è anche la St. Ambroeus FC, una squadra dilettantistica fondata nel 2018 con un chiaro obiettivo in mente: dare una casa a chi nella città della Madonnina è arrivato da molto lontano. In soli sei anni i «piccioni» (dal simbolo che hanno scelto di portare sul petto) sono diventati 520, suddivisi in quattro diverse formazioni a vari livelli. Le storie di chi scende in campo sono le più disparate, segno di vissuti e viaggi lunghi e differenti. «È un giro del mondo a una fermata di metropolitana», dice il coach della formazione Csi maschile, Federico Gavazzi.​​St. Ambroeus è molto di più una squadra. È un progetto di assistenza, ascolto, aiuto. Anche politico, per certi versi. «L’Ambrogino d’Oro – dice Martina Fabiano, che milita nella femminile – è un riconoscimento di quello che facciamo per la città e per le persone che la abitano. Ora ci aspettiamo un maggiore riconoscimento, e magari una mano un più».​​I prossimi obiettivi del St. Ambroeus sono in primis quelli sul campo: la coppa per la Csi maschile; la promozione in Seconda categoria per la Figc. E poi ci sono i progetti di più ampio respiro, come il rifacimento del campo in via Bechi, a un passo dalla fermata della metropolitana di Gorla, condiviso con altre società dilettantistiche. «Ma per quello – torna a sottolineare capitan Alfaro – servono soldi, che in questo momento noi non possiamo reperire».

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