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«Pestato in mutande dentro il Cpr»: la video denuncia degli attivisti

Di Redazione |

Da settimane il Centro di Permanenza per il Rimpatrio (CPR) di Gradisca d’Isonzo è teatro di proteste crescenti. I trattenuti denunciano condizioni di vita degradanti, la scarsa qualità del cibo e la presenza di una sospetta epidemia di scabbia che si sta diffondendo tra gli ospiti. Le segnalazioni di chi vive dentro il centro parlano di una situazione sanitaria fuori controllo. Il centro di Gradisca è stato protagonista di numerose rivolte negli ultimi tempi. La risposta alle proteste, secondo la rete “No Cpr”, è stata una repressione dura e sistematica. Un video filtrato dall’interno mostra un uomo in biancheria intima che corre tra le celle, inseguito da agenti in tenuta antisommossa: una volta raggiunto, viene circondato e portato di peso in una stanza attigua. Secondo gli attivisti, che hanno raccolto la sua denuncia, l’uomo sarebbe stato violentemente picchiato. 

Non si tratta di episodi isolati. Negli ultimi dodici mesi, il CPR di Gradisca è stato attraversato da un’escalation di tensione e violenza, con proteste, tentativi di fuga, atti di autolesionismo e rivolte, spesso seguite da interventi delle forze dell’ordine. COPYRIGHT LASICILIA.IT © RIPRODUZIONE RISERVATA