Berlusconi e la rivoluzione nel calcio col suo Milan. ll tributo del Real Madrid: «Addio leggendario presidente»
Nel 1986 Silvio Berlusconi rileva il Milan da Giuseppe Farina, salvandolo dal fallimento. Si presenta con acquisti faraonici, passa alla storia l'arrivo in elicottero con la squadra sulle note della Cavalcata delle Valchirie. Scarica Liedholm e sceglie l'esordiente Sacchi, con lui e i tre olandesi Gullit, Rijkaard e Van Basten, il Milan vince lo scudetto nel 1988.
Da lì una serie impressionante di vittorie e di trofei. È stato il patron più vincente della storia del Milan, avendo conquistato 29 trofei in 31 anni di proprietà del club (26 titoli nei 20 anni di presidenza e 3 negli 11 anni di vicepresidenza vicaria di Adriano Galliani): 8 scudetti (1987-1988, 1991-1992, 1992-1993, 1993-1994, 1995-1996, 1998-1999, 2003-2004, 2010-2011); 1 Coppa Italia, 7 Supercoppe italiane, 5 Champions League, 2 Coppe Intercontinentali, 5 Supercoppe Uefa, 1 Mondiale per club. Numeri che lo accostano per titoli a Santiago Bernabeu del Real Madrid.
La nota
E proprio dal Real Madrid oggi è arrivato un tributo per Berlusconi. «Il Real Madrid, il suo presidente e il suo Consiglio di Amministrazione sono profondamente addolorati per la scomparsa di Silvio Berlusconi, leggendario presidente del Milan dal 1986 al 2017 e attuale presidente del Monza».
Il Real Madrid - si legge sul sito del club della Liga spagnola - «desidera esprimere le sue condoglianze alla sua famiglia e ai suoi cari, e ai tifosi del calcio italiano, in particolare quelli di Milan e Monza.