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Blitz antimafia a Catania, l’amarezza del direttore dell’Anticrimine: «Nessuno ha denunciato le estorsioni subite»

Di Redazione |

"Gli arresti eseguiti oggi dalla Polizia di Stato su mandato della Dda di Catania nella provincia etnea hanno consentito di disvelare la piena operatività di una famiglia mafiosa da tempo dominante nei territori di Acireale e Aci Catena e tradizionalmente collegata al clan Santapaola. Questo sodalizio criminale era dedito al controllo del territorio massivo, soprattutto attraverso l’imposizione di estorsioni e il prestito di somme di denaro dietro corresponsione di pesanti interessi usurari". Lo ha detto Francesco Messina, direttore centrale Anticrimine della Polizia di Stato, commentando così il blitz scattato all’alba nel Catanese con l’esecuzione di 18 misure cautelari per estorsioni e droga.

"Nessuna delle ipotesi estorsive accertate dall’indagine – ha aggiunto il prefetto Messina – ha formato oggetto di denuncia alle Forze dell’Ordine da parte degli estorti, il che dimostra che i tempi di una presa di coscienza civica della pervasività del fenomeno mafioso nei territori oggetto di indagine appaiono purtroppo ancora lontani. Allo stato delle cose, ai fini di una credibile liberazione del territorio da cosa nostra appare ancora determinante la prosecuzione di una seria e rigorosa azione repressiva a cura della Magistratura e delle Forze dell’Ordine".COPYRIGHT LASICILIA.IT © RIPRODUZIONE RISERVATA


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