il dibattito
Catania, la proposta di Confcommercio sull’area del centro direzionale di Cibali
In un incontro Pietro Agen ha illustrato il progetto che coinvolge anche la Camera di commercio
«L’area del Centro direzionale del quartiere di Cibali sia acquistata dalla Camera di Commercio». Eccola la proposta che la Confcommercio di Catania ha presentato. Durante il tavolo di dialogo, per discutere del piano urbanistico generale, il presidente Pietro Agen sottolinea che «Catania di tutto ha bisogno fuorché di costruire nuove case. Oggi la città ha poco più di 300mila abitanti, con un’edificazione già realizzata per oltre 600mila. Per questo non ha senso costruire ancora. Semmai – conclude Agen – si deve abbattere per recuperare quello che abbiamo e creare nuovi spazi verdi. Anche con espropri forzati».
Il costo dell’operazione – secondo la Confcommercio di Catania – sarebbe di cinque milioni di euro. «Numeri che non possono di certo spaventare – conclude Agen – a fronte di una vendita che farà entrare presumibilmente oltre mezzo miliardo di euro».
La conferenza è stata indetta per discutere del Piano urbanistico generale, in via di definizione e a parlare a nome di tutti è stato il presidente Pietro Agen. «La città di Catania – ha premesso – di tutto ha bisogno fuorché di costruire nuove case. Non lo dico io, ma il Comune». Il riferimento è al Piano Piccinato che, all’epoca, aveva dimensionato lo sviluppo urbanistico in vista di un incremento demografico che di fatto non c’è stato. «Si prevedeva – ha spiegato ancora il numero uno di Confcommercio etnea – di superare i 400mila abitanti. Oggi Catania ne ha poco più di 300mila, con un’edificazione già realizzata per oltre 600mila. Per questo non ha senso costruire ancora. Semmai si deve abbattere, recuperare quello che abbiamo e creare nuovi spazi verdi. Anche con espropri forzati».
«Quest’area è un potenziale, meraviglioso, parco urbano – sottolinea Agen – uno spazio da adibire a parcheggio con mille stalli. Un’altra cosa di cui Catania è assolutamente sfornita. C’è la stazione della metropolitana nel quartiere, c’è lo stadio, ma nemmeno un parcheggio».
L’idea di Confcommercio si riferisce intanto al 10 per cento dell’area in questione, per rispondere a due grandi esigenze: quella di verde e di più posti auto. «All’interno dei rimanenti 18 ettari – hanno spiegato in conferenza – si possono sviluppare tante altre idee».
«Il Comune – ha sottolineato Agen – dice di non avere i mezzi per comprare quest’area, quindi oggi chiediamo che venga acquistata dal sistema camerale, che nei prossimi mesi avrà grandi disponibilità economiche». Il presidente spiega che si tratterebbe di «investire l’1 per cento di quelle che saranno le disponibilità della Camera di Commercio, che sta per rendere liquida gran parte del valore dell’aeroporto. Il sistema camerale – ha proseguito – aveva nei suoi progetti la realizzazione di vaste aree a parcheggio nelle zone centrali e semicentrali. Per questo chiederemo al commissario e poi presto alla nuova governance di farsi avanti per comprare questo terreno e metterlo a disposizione della città per tutto quello che abbiamo ipotizzato e per quello che mi piacerebbe pensare insieme a Comune e Università».Circa cinque milioni di euro sarebbe la cifra necessaria per rilevare l’area. «Numeri che non possono di certo spaventare la Camera di Commercio – ha concluso Agen – a fronte di una vendita che farà entrare presumibilmente oltre mezzo miliardo di euro. Noccioline, rispetto al budget previsto».COPYRIGHT LASICILIA.IT © RIPRODUZIONE RISERVATA