Sparatoria per una casa popolare contesa a Nesima: due feriti (uno è gravissimo)
Un albanese 27enne in fini di vita al Garibaldi. Un italiano al Policlinico. Le indagini vanno su diverse direzioni.
E’ di due feriti – uno dei quali in gravissime condizioni – il bilancio di una sparatoria che si è verificata all’interno di un alloggio popolare al secondo piano di via Santo Cantone a Nesima, quartiere di Catania. La persone ricoverata al Policlinico con una ferita alla gola è un 43enne C.L.. L'altro ferito ha 27 anni, è di nazionalità albanese, ed è al Garibaldi Centro con un colpo alla testa ed è in fin di vita. Sul posto dopo l’allarme lanciato da una vicina sono giunti prima i poliziotti delle Volanti e poi quelli della Squadra Mobile di Catania con la dirigente Cristina Fatuzzo. Ancora da ricostruire con esattezza la dinamica della sparatoria. L'inchiesta è coordinata dal sostituto procuratore Martina Bonfiglio.
Tra le tante ipotesi pare che le vittime abbiano occupato abusivamente l’alloggio e che il proprietario si sia recato sul posto per chiarire e per “invitarlo” a lasciare la casa. Una discussione che potrebbe esssere culminata con una sparatoria. Gli investigatori hanno comunque spiegato che non si tratta dell'unica pista che si sta seguendo. I poliziotti sono sulle tracce del proprietario della casa, dal nome sul citofono e si stanno effettuando gli accertamenti del caso.
Sul selciato anche una vistosa chiazza di sangue dovuta al volo di uno dei feriti, il 43enne italiano. Bisogna capire se sia precipitato perché spinto, perché ferito o perché abbia cercato di sfuggire all’uomo che ha sparato. I rilievi sono eseguiti dalla sezione Investigazioni Scientifiche della Polizia. La palazzina ha molti problemi strutturali anche se vi è un avviso secondo cui i lavori di ristrutturazione dovrebbero cominciare a breve. Gli investigatori hanno già interrogato il 43enne, ma su cosa abbia detto c'è al momento il massimo riserbo.
(in aggiornamento)