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Depredavano le auto in sosta a Catania e rivendevano fari e sportelli: chi sono i quattro della banda

Misure cautelari (due in carcere e due obblighi di dimora) per il gruppo di catanesi che rubava i pezzi. Scoperti dai carabinieri

Redazione La Sicilia

27 Maggio 2025, 12:30

I Carabinieri del Comando Provinciale di Catania hanno eseguito una ordinanza con 4 misure cautelari nei confronti altrettante persone accusate di di furto e ricettazione in concorso, finalizzati alla commissione di delitti contro il patrimonio. I provvedimenti sono stati firmati dal gip del Tribunale di Catania su richiesta della Procura distrettuale etnea.

I colpi a fine del 2023

Le indagini condotte tra settembre e novembre del 2023, coordinate dalla Procura di Catania e condotte dalla Stazione dei Carabinieri di San Giovanni La Punta hanno scoperto come tra Catania, Gravina di Catania, San Giovanni la Punta, Acireale, Aci Castello e Aci Catena, operasse un gruppo di persone dedite al furto di parti di auto. Il gruppo era capeggiato dal catanese di 36 anni Luca Gagliano. La banda rubava le parti di auto, per lo più in gruppi ottici e portiere, per poi piazzarli attraverso i canali di ricettazione, che ricevevano ordinazioni da parte di “clienti” compiacenti, le cui posizioni sono ancora al vaglio.

Il colpo ai "Portali"

Le indagini hanno preso il via dopo il furto di gruppi ottici commesso il 7 settembre 2023 su una utilitaria in sosta nell’area di parcheggio del centro commerciale "I Portali”, a San Giovanni La Punta. Le telecamere del sistema di video sorveglianza hanno permesso di riprendere l’azione del gruppo: dopo essere giunti a bordo dell’auto di Gagliano questi di concerto Roberto Luciano Alessandra hanno smontato il pezzo con Davide Grisiglione che faceva da palo. Grazie alle intercettazioni telefoniche ed ambientali è stato possibile individuare anche un quarto componente della banda: Alessio Musumeci.

Full Led era il prodotto più richiesto

L’indagine è stata denominata “Full Led” per il modus operandi consistito nel rubare gruppi ottici a led che venivano rivenduti a 150 euro, anziché i 1300 euro che sarebbero serviti sul mercato legale. Ogni colpo provocava un danno di almeno 5 mila euro considerando che per portare a termine il furto i banditi dovevano forzare le serrature degli sportelli delle auto manomettendone i meccanismi, senza ovviamente alcun riguardo per la carrozzeria.

Le intercettazioni

Dalle intercettazioni è anche emerso che Luca Gagliano quando consegnava i fari rubati al cliente consigliava loro i sistemi per evitare il furto e cioè provvedendo, nella fase del montaggio, all’apposizione di silicone normalmente destinato alla sigillatura degli aquari

«…No...va bene...se vuoi mettere...devi mettere il silicone dell'acquario... che non riescono...non li possono staccare...neanche "ammazzati"...».

Oltre ai gruppi ottici, gli indagati erano soliti rubare qualunque parte di autovettura gli venisse commissionata tra cui sportelli, consentendo alle intercettazioni di rilevare che Davide Grisiglione si vantava con Roberto Alessandro e lo stesso Luca Gagliano sulle spiccate capacità tali da permettergli di rubare con facilità qualunque pezzo, anche sportelli

«…Stacchiamo anche sportelli… ahahah (ride)!!!... qualsiasi cosa stacchiamo mbare!...».

Ai quattro sono stati contestati complessivamente 19 furti di parti di auto.

Il Gip su richiesta della Procura ha quindi disposto il carcere per Luca Gagliano e Roberto Luciano Alessandra e l’obbligo di dimora per Davide Grisiglione e Alessio Musumeci.