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Catania, in viale Veneto un blitz che fa discutere: ecco il video e la versione della polizia

Di Redazione |

CATANIA – Sta facendo il giro del web e sta facendo discutere gli internauti un video pubblicato e condiviso migliaia di volte sui social network e ripreso da diverse testate giornalistiche in cui si vede l’intervento della polizia di Catania per fermare un uomo in viale Vittorio Veneto, dopo che questi aveva creato problemi a bordo di un autobus e si era rifiutato di sottoporsi al controllo delle forze dell’ordine.

Gli agenti, che comunque in questi giorni sono in gran numero in città per i controlli dell’emergenza coronavirus, intervengono in forze, sul posto una decina di volanti, e usano anche le maniere forti per bloccare l’uomo che non voleva saperne di parlare con le forze dell’ordine . Si vede chiaramente un agente usare un taser (la pistola elettrica) per cercare di immobilizzare l’esagitato e poi si vedono anche gli agenti sferrare qualche colpo di manganello per mettere a terra la persona protagonista di questa vicenda.

A guardare le immagini, l’intervento della polizia potrebbe sembrare anche esagerato, una prova di forza forse eccessiva. E questo ha scatenato i commenti di tante persone sul web che parlando di “fine della demorazia”, di “abuso di potere”, di “uso eccessivo della forza”. Qui in basso gli screenshot di alcuni dei commenti che è possibile leggere sul web su diversi social network.

La ricostruzione della Questura parla di un 55enne che è salito su un bus dell’Amt, con la mano destra fasciata che sanguinava, che intima all’autista di portarlo al pronto soccorso dell’ospedale Cannizzaro. Quest’ultimo ferma il mezzo pubblico e chiama il 118 che invia sul posto un’ambulanza. Il 65enne, in evidente stato di agitazione, colpisce l’ambulanza a calci e rifiuta il trasferimento.

L’equipaggio di una Volante si ferma per verificare cosa stia succedendo e cerca di placare l’uomo, che continua a sanguinare e inveisce contro gli agenti tentando di fuggire. A quel punto la polizia chiede rinforzi per poterlo fermare con una tecnica chiamata “triangolazione”. Preoccupati anche per la “ferita” dell’uomo e per l’allerta Covid-19, sul posto arrivano altre quattro pattuglie e alla fine il 65enne è bloccato, durante una colluttazione in cui è colpito con un manganello ai polpacci per essere fermato a terra, e condotto in ospedale dove è medicato e poi, per il suo stato di alterazione psicologica, sottoposto a Tso (Trattamentom sanitario obbligatorio).COPYRIGHT LASICILIA.IT © RIPRODUZIONE RISERVATA