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Mafia, gli Inzerillo sono "tornati": sequestro da due milioni per gli "scappati"

Lo storico clan di Passo di Rigano: i sigilli sono stati apposti a sette imprese, un immobile, nove autovetture, 17 conti bancari, una quota pari al 50% del capitale di società a responsabilità limitata

Redazione La Sicilia

04 Marzo 2022, 14:52

Due milioni di euro sono stati sequestrati al clan degli Inzerillo di Passo di Rigano. Il provvedimento è stato eseguito dalla Divisione Anticrimine della Questura di Palermo ed è stato disposto dal Tribunale di Palermo - Sezione Misure di Prevenzione  su proposta del procuratore di Palermo e del questore di Palermo. La misura di prevenine è stata nei confronti di Tommaso Inzerillo di 73 anni, Francesco Inzerillo di 66 anni, Giuseppe Spatola di 47 anni, Benedetto Militello di 35 anni, Antonino Lo Presti di 36 anni, Antonino Fanara di 37 anni e Alessandro Mannino di 62 anni. I sigilli sono stati apposti a sette imprese, un immobile, nove autovetture, 17 conti bancari, una quota pari al 50% del capitale di società a responsabilità limitata, nonché l’applicazione dell’amministrazione giudiziaria nei confronti di un’impresa attiva nel settore del commercio alimentare, per un valore complessivo stimato di circa 2 milioni di euro.

 

 

Si tratta - secondo quanto ha spiegato la Polizia - di un provvedimento scaturito da indagini dello Sco della Polizia di Stato e dalla Squadra Mobile di Palermo – S.C.O. in collaborazione con l’F.B.I. di New York, operazione  cosiddetta “New Connection”, sfociata in diversi arresti per associazione mafiosa, estorsione aggravata, trasferimento fraudolento di valori aggravato, concorrenza sleale aggravata dal metodo mafioso ed altro.

Le investigazioni hanno ricostruito i ruoli e le responsabilità degli uomini mandamento mafioso di Passo di Rigano – Boccadifalco, nel quale sono inserite, storicamente, le famiglie mafiose di Passo di Rigano, Uditore, Boccadifalco e Torretta.

Tali indagini hanno dimostrato come il mandamento di Passo di Rigano, nel quale opera con un ruolo decisivo la famiglia degli Inzerillo, abbia, in tempi recenti, assunto una rinnovata posizione di rilievo nell’ambito di cosa nostra palermitana, che ha consentito ai mafiosi di detto territorio di coltivare in modo proficuo i propri interessi criminosi, sfruttando in questo contesto anche i rapporti privilegiati intessuti da decenni con i sodali stabilitisi negli Stati Uniti d’America. Tommaso Inzerillo Infatti, personaggio di spicco della famiglia mafiosa di Passo di Rigano, è stato condannato in via definitiva per associazione a delinquere di stampo mafioso e più volte sottoposto a misure di prevenzione e di sicurezza, ed è cugino di primo grado di Francesco Inzerillo 66 anni, detto u truttaturi, di Pietro Inzerillo di 73 anni ucciso a New York nel 1982, e, soprattutto, di Salvatore Totuccio Inzerillo di 78 anni ucciso a Palermo l’11 maggio 1981, prima vittima illustre della seconda guerra di mafia. Giuseppe Spatola è il genero di Tommaso Inzerillo Tommaso; Benedetto Militello e Antonino Fanara sono cognati di Giuseppe Spatola; Antonino Lo Presti è genero del defunto Francesco Inzerillo di 67 anni detto "Franco u nivuru", personaggio di spicco della famiglia mafiosa di Passa di Rigano; Alessandro Mannino, detto “Sandrino”, già condannato per associazione mafiosa ha stretti legami di parentela con Salvatore Totuccio Inzerillo in quanto nipote di quest’ultimo.

Tra i beni sequestrati l’impresa “Karton Plastik” attiva nel settore della commercializzazione all’ingrosso di carta e cartoni, con sede a Palermo in via Castellana, riconducibile a Francesco Inzerillo, ma formalmente intestata alla moglie, nonché l’impresa “Edil Decor”, riconducibile a Alessandro Mannino, con sede a Palermo in via Leonardo da Vinci, attiva nel settore dell’edilizia.