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Catania, rapina violenta: dal video si è risaliti all’autore (che era già in carcere)

Di Redazione |

CATANIA – Nuovo provvedimento di arresto per il 21enne di Misterbianco Vincenzo Solimene, riconosciuto dai carabinieri della tenenza di Misterbianco nelle immagini di un’altra rapina dopo quella compiuta il 31 gennaio scorso, a una panineria di via Campo Sportivo a Misterbianco.  Stavolta è accusato sempre di rapina aggravata in concorso per il colpo commesso il 24 dicembre scorso ai danni di un bar tabacchi attivo nell’area di servizio della “IP” di via Galermo.

Intorno alle ore 08:35, due individui armati di coltello e con i volti travisati, facevano irruzione nell’esercizio commerciale. Uno dei due (l’odierno indagato) colpiva con calci e pugni i titolari, marito e moglie, ferendo la donna e procurandole delle lesioni consistite nella frattura di tre costole, con prognosi di 30 gg.

Piegata la resistenza dei titolari, il malfattore si avvicinava alla cassa del bar e si impossessava dell’incasso equivalente a 1.800 euro; contestualmente il complice si dirigeva verso la cassaforte situata nel locale adiacente, dove veniva conservato il denaro contante incassato dal rifornimento di carburante, impossessandosi di 20.450 euro. I due, infine, si allontanavano a bordo di una Citroen Xsara di colore grigio, poi risultata rubata il 9 dicembre scorso a Catania.

Gli investigatori dell’Arma, a seguito della denuncia presentata dal titolare dell’esercizio commerciale, acquisendo e analizzando le immagini registrate dalle telecamere attive nella zona teatro della rapina hanno potuto ricostruire il fatto e risalire a Solimene.

Difatti i carabinieri, solo due giorni dopo, perquisendo l’abitazione del sospettato, nel frattempo resosi irreperibile, rinvennero e sequestrarono una somma di denaro equivalente a 11.150 euro, suddivisa in 223 banconote da 50 euro (tra le quali qualcuna riconosciuta dal titolare del bar perché le aveva siglate con dei numeri progressivi dopo l’incasso), corrispondente alla metà della somma sottratta complessivamente in occasione della rapina, in seguito alla spartizione della refurtiva fra i due responsabili; nonché un paio di scarpe di colore nero identiche per foggia e marca a quelle indossate durante la rapina da uno degli autori.

Con questi elementi a carico dell’indagato, sostenuti anche dalla testimonianza delle vittime, il magistrato titolare del fascicolo ha potuto formare un grave quadro indiziario che, recepito dal Gip, si è tradotto nel provvedimento di arresto.

Il giovane malvivente è stato raggiunto dalla misura cautelare nel carcere di Catania Piazza Lanza, dov’era già recluso – come detto – per la rapina commessa il 31 gennaio scorso ai danni di una panineria di Misterbianco.COPYRIGHT LASICILIA.IT © RIPRODUZIONE RISERVATA