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Migranti, la tendopoli di Vizzini e il rischio di un nuovo Cara di Mineo

Di Redazione |

«Sono preoccupato per la situazione di Vizzini: pensare che si possa creare una tensostruttura o una tendopoli con centinaia di migranti in un sito Unesco davvero mi sembra un controsenso e mi riporta alla memoria dei momenti non felici». Lo ha detto l’assessore alla Salute Ruggero Razza oggi a Siracusa in merito all’idea di realizzare una tendopoli per migranti a Vizzini, nel Catanese, vicino a dove per tanti anni c’è stata la struttura di accoglienza di Mineo. «Quando si pensò a strutture del genere, in Italia c’era un signore arrestato nella vicenda del business dell’immigrazione. Consiglierei di non ripetere certe esperienze», ha aggiunto.

Ma l’emergenza migranti e nello specifico la questione dalla tendopoli nell’area dell’ex base dell’Aeronautica Militare in territorio di Vizzini, è stata anche al centro dell’attenzione della Prefettura di Catania. Il prefetto Claudio Sammartino ha presieduto una riunione del Comitato provinciale per la sicurezza e l’ordine pubblico convocato proprio per fare il punto sulla situazione. Argomento delicato, questo della tendopoli pensata per dare ricovero provvisorio a gruppi di migranti sbarcati in Sicilia, che ha già suscitato proteste, con prese di posizione trasversali.

In attesa delle determinazioni istituzionali, il pressing del sindaco Vito Cortese, di esponenti politici nazionali e regionali (tra cui il presidente della Commissione Ue dell’Ars, Giuseppe Compagnone: «Si sta certificando il totale fallimento delle misure predisposte dal governo nazionale, che ora cerca rimedi con interventi tardivi se non contraddittori»), e della cittadinanza stessa, riunitasi in un comitato spontaneo.

Provano a rassicurare tutti alcuni parlamentari pentastellati. «Una cosa è certa: a Vizzini non ci sarà un nuovo Cara come quello di Mineo, quello previsto non è un campo profughi e ci batteremo affinché non lo diventi mai, non venga attivato e anzi vigileremo affinché siano garantiti gli standard di sicurezza promessi per la tutela dei cittadini, in caso contrario ne chiederemo l’immediato smantellamento», dicono i portavoce 5 stelle alla Camera e all’Ars Gianluca Rizzo, Eugenio Saitta e Francesco Cappello, sposando la linea Di Maio sul nodo migranti, «che va nella direzione di rendere sempre più residuale l’utilizzo eventuale della tendopoli».

«La struttura – dicono – sarà usata nell’area del demanio marittimo militare di Vizzini solo transitoriamente, per il periodo della quarantena e soltanto in caso di necessità e di emergenza. Per la bonifica dell’area, dell’allestimento delle strutture e dell’erogazione dei servizi viene stipulata una convenzione tra la Cri e il Prefetto di Catania. Nell’area – proseguono gli esponenti del M5S – saranno accolti, per il solo periodo dell’emergenza in atto, fino a 300 migranti. Si tratta di una soluzione temporanea ed eventuale, che il governo nazionale ha chiesto di adottare solo nel caso non ci fosse più posto nelle due navi da crociera predisposte dal ministero dell’Interno per la quarantena dei migranti che sbarcassero sulle coste siciliane».COPYRIGHT LASICILIA.IT © RIPRODUZIONE RISERVATA

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