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Dipendenti di un'azienda ittica rubavano il pesce e lo rivendevano al mercato

L'indagine della polizia. Sparite in pochi anni tonnellate di prodotto

Redazione La Sicilia

05 Agosto 2025, 15:44

Da anni derubavano l’azienda ittica per la quale lavoravano portando via tonnellate e tonnellate di pesce che poi rivendevano nei mercati ittici di Oristanese e Cagliaritano, ma anche a privati. Quattro dipendenti infedeli residenti tra Oristano e Cabras sono stati denunciati dalla polizia a Oristano. Sequestrati ieri durante le perquisizioni condotte dagli agenti della squadra mobile 200 chili di pesce e 360mila euro in contanti.
Le indagini, ancora agli inizi, sono scattate un paio di mesi fa quando il titolare della ditta che si occupa di vendita di pesce per la grande distribuzione e i mercati ha denunciato gli ammanchi di prodotti ittici. Gli investigatori hanno fatto subito scattate gli accertamenti. Sono iniziati gli appostamenti e le intercettazioni che hanno consentito di scoprire "un’anomala gestione delle partite di pesce in uscita dallo stabilimento aziendale - spiegano dalla polizia -. Le condotte documentate, caratterizzate da regolarità e metodo, hanno lasciato presumere l’esistenza di un canale parallelo di distribuzione del prodotto ittico». I quattro indagati facevano sparire quasi la metà dei prodotti ittici. Con la complicità di autotrasportatori venivano consegnate nei mercati solo parte delle cassette di pesce, le altre finivano in un mercato parallelo creato dagli indagati.

Nel corso delle perquisizioni, eseguite in abitazioni, depositi e veicoli nella disponibilità degli indagati, sono state rinvenute 40 casse di pesce prive di etichettatura, compatibili per tipologia e confezionamento con quelle dalla società derubata. Sequestrati a casa di uno degli indagati 360.000 euro in contanti, nascosti sotto un lavello.
Il pescato è stato riconsegnato in custodia all’azienda proprietaria. Ulteriore prodotto, in condizioni igienico-sanitarie non idonee, è stato sequestrato. L’indagine della squadra mobile è appena iniziata, i quattro indagati potrebbero essere solo i primi di una lunga lista.