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IL VERTICE

Estorsioni, il commissario nazionale antiracket a Catania: «Qui tanti blitz, ma poche denunce»

Di Redazione |

Un vertice molto atteso quello che è stato convocato oggi alla Prefettura di Catania. Al termine dell'incontro a Palazzo Minoriti accanto alla prefetta Maria Carmela Librizzi c'era il Commissario straordinario del governo per il coordinamento delle iniziative antiracket e antiusura, Maria Grazia Nicolò, per «approfondire le tematiche connesse a i fenomeni dell’estorsione e dell’usura nella provincia etnea». 

Una risposta all’emergenza pizzo alle falde dell’Etna. Perché qui ci sono ancora molte sacche di resistenza alla denuncia. O per paura o semplicemente per connivenza. 

Un quadro non certo confortante che viene fuori, purtroppo, da diverse inchieste di polizia giudiziaria che si sono susseguite negli ultimi mesi. E c’è l’urgenza di cambiare le cose visto che la crisi energetica e post covid stanno mettendo in ginocchio molti imprenditori che potrebbero rivolgersi “all’amico buono” pur di salvare la loro attività. 

«A fronte delle tante operazioni contro il racket e l’usura – ha confermato  il commissario straordinario Maria Grazia Nicolò – sono poche le denunce che prodotte da coloro che subiscono i fenomeni. Noi siamo qui per affermare la presenza dello Stato in tutte le sue articolazioni». 

Hanno incontrato il commissario i vertici dell’Asaec di Catania, Asaes Nicola D’Antrassi, Asaae, Obiettivo Legalità, Libera Impresa, Associazione Alfredo Agosta, Antimafia e Legalità, Addio Pizzo Catania e il coordinamento provinciale di Libera.COPYRIGHT LASICILIA.IT © RIPRODUZIONE RISERVATA

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