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Fa irruzione in casa durante la festa dei bambini, spara e uccide la cognata: dramma della follia a Pesaro

L'assassino ha 71 anni, la vittima 44 anni. Ferita anche la figlia 28enne di lei

Redazione La Sicilia

12 Luglio 2025, 16:33

Dramma della follia a Marotta, in provincia di Pesaro e Urbino, dopo un uomo di 71 anni, Sandro Spingardi, ha fatto irruzione armato in una casa dove si stava svolgendo una festa di bambini, uccidendo la cognata e ferendo la nipote. La vittima è Griselda Cassia Nunez, 44 anni, di origine boliviana, la ferita è la figlia di 28anni, Kenia Cassia Vaca.

Fermato dai carabinieri

L’uomo è stato poi arrestato in flagranza dai carabinieri dopo essersi barricato in un capanno degli attrezzi vicino a una casa di campagna. Nessun altro è rimasto ferito nella sparatoria. Spingardi vive una roulotte vicino alla casa di campagna dove è avvenuto il delitto e dove abitava sua cognata, un tempo anche con il fratello del 70enne, morto da qualche anno, in un’area di proprietà della famiglia dell’omicida. In questo contesto, ci sarebbero stati in passato screzi e liti legate anche a problemi di vicinato tra l'omicida e la cognata.

Forse infastidito dagli schiamazzi

Griselda Cassia Nunez

Ieri sera, durante la festa alla presenza anche di bambini, forse a causa degli schiamazzi, Spingardi ha fatto irruzione nella casa innescando prima la lite con la cognata e con altre persone. Poi sarebbe tornato nel suo alloggio, avrebbe preso la pistola, regolarmente detenuta, per poi rientrare nell’abitazione e fare fuoco contro la cognata e la nipote. Dopo gli spari, panico dei presenti e fuggi fuggi con i bimbi sotto choc ma messi in salvo. A terra è rimasta senza vita la cognata 44enne mentre la figlia di lei è stata portata in ospedale a Torrette di Ancona per ferite all’addome e al volto che sarebbero superficiali: non è in pericolo di vita.

I contrasti non denunciati

Secondo quanto è emerso non c'erano precedenti denunce, esposti o segnalazioni agli organi di polizia nrelative ai contrasti tra il 71enne e la cognata. sul posto sono intervenuti i carabinieri e il pm di Pesaro Marino Cerioni che ha assunto la direzione delle indagini sottoponendo ad interrogatorio l'indagato in ordine ai fatti contestati. All’autore della sparatoria sono state contestate le ipotesi di reato di omicidio e tentato omicidio aggravati: è stato fermato e trasferito nel carcere di Pesaro, a disposizione dell’Autorità Giudiziaria. Nei prossimi giorni dovrà comparire dinanzi al gip di Pesaro per l’udienza di convalida dell’arresto che è stata richiesta oggi dalla Procura di Pesaro.

L’arma utilizzata per commettere il delitto, una pistola semiautomatica regolarmente detenuta, è stata sequestrata insieme a munizioni e ad alcuni bossoli esplosi, rinvenuti nel corso del sopralluogo dei Carabinieri. Sono in corso accertamenti per stabilire l’esistenza di eventuali altre motivazioni alla base del grave delitto.

I testimoni

«Non solo ha ammazzato la cognata, ma ha provato a uccidere anche la figlia di lei, perché l’ha inseguita e le ha sparato, ferendola a un orecchio». E' La testimonianza dei presenti alla sparatoria choc durante una festa con bimbi della materna, costata ieri la vita a una 44enne, attraverso le parole di un parente accorso in Pronto soccorso ad Ancona per sincerarsi delle condizioni della figlia 28enne della vittima che è stata solo ferita dallo zio 71enne Sandro Spingardi. Un ragazzo, di origine boliviana come la donna, dalle prime ore di stamattina si trova fuori dal pronto soccorso di Torrette, insieme ad altri sei parenti; sta aspettando notizie dai medici su Kenia Cassia Vaca, la 28enne ferita e figlia della donna uccisa.
«Griselda era nata come noi nella città di Santa Cruz de la Serra, in Bolivia, sua mamma è là e potrebbe ancora non saperlo. - racconta all’ANSA - Griselda era una persona buonissima, lavorava, era gentile, educata ed allegra. Era una persona che ti offriva il cuore».

«Ho sentito alcuni spari, pensavo fosse qualcosa legato alla caccia, poi abbiamo visto arrivare i carabinieri» ha raccontato all’ANSA una ragazza vicina di casa di Griselda Cassia Nunez. È sotto shock la comunità della cittadina sulla costa adriatica per quanto accaduto ieri sera. Nei bar si parla del delitto con incredulità. A partire dalla barista del locale che la vittima frequentava sempre insieme alla figlia 28enne, ferita ma non in gravi condizioni, e alla nipote di cinque anni. «È venuta l’altro ieri l’ultima volta. - racconta la barista mentre mostra i disegni che le aveva regalato la bambina per il suo compleanno - Mi aveva detto anche che avrebbe fatto questa festa per la fine dell’asilo. Venivano sempre qui, erano di casa da tempo. È una tragedia che tocca tutto il paese e che ha sconvolto per sempre le vite di chi era presente». Intanto alcuni bimbi, sotto choc per aver assistito alla sparatoria, sono stati portati in ospedale per un supporto anche psicologico.