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Zingaretti: «Come si fa a non amare Montalbano?»

Di Redazione |

“Cambia il mondo, cambia lo sfondo, ma il personaggio di Montalbano è sempre quello, perchè lo vuole il pubblico”. Rai1 vara i due nuovi film tv de ‘Il Commissario Montalbanò (‘L’altro capo del filò e ‘Un diario del ’43’, in onda rispettivamente l’11 e il 18 febbraio) con accompagnamento di polemiche sulla distanze in materia di migranti tra politiche salviniane nella realtà e vita romanzesca del personaggio, e l’interprete del commissario, Luca Zingaretti, rassicura così gli spettatori sull’immutabilità dell’amato personaggio, arrivato al suo ventesimo anno di vita televisiva, compleanno festeggiato con tanto di torta durante la presentazione dei due nuovi film tv a viale Mazzini.

“Con questi arriviamo a 34 titoli realizzati in 20 anni, con un apprezzamento che continua a crescere nell’ascolto, da una serie all’altra con la punta delle ultime. Più di 11 milioni di spettatori e 45% di share: una performance straordinaria, il pubblico non solo resta affezionato, ma aumenta”, rivendica con orgoglio Eleonora Andreatta, direttore di Rai Fiction. Tutto questo in Italia, all’estero ‘Montalbanò “è arrivato in oltre 60 Paesi” aggiunge Andreatta, sottolineando poi che nei due nuovi film il tema della migrazione è importante, insieme a quello, come sempre in Camilleri, “del femminile”.

In Italia la collection è stata vista complessivamente da quasi 1.200.000.000 telespettatori. Quasi a una voce con Zingaretti, Andreatta afferma poi che “il personaggio di Montalbano è un presidio di coerenza e di speranza per il pubblico”, un personaggio insomma “il cui successo – afferma a sua volta il direttore di Rai1 Teresa De Santis – ha radici profonde: la figura definita da Camilleri va dentro la vita delle persone”. Va dentro anche la vita di una parte del Paese: “Rende ancora più vivo, importante, centrale il Sud del nostro Paese”, aggiunge De Santis che sottolinea poi l’importanza della fiction per Rai1 e indica “nel successo di ‘Montalbanò un dato di stabilità e di forza”.

Il produttore Carlo Degli Esposti si dice poi “fiero” del contributo dato da ‘Montalbanò alla visibilità internazionale della Sicilia e della sua lingua e alla notorierà dei tanti attori siciliani comparsi nella serie, e fiero anche che “la squadra che lo realizza negli anni si sia rafforzata ma non sia mai cambiata”.

Una tragica eccezione è quella provocata dalla morte di Marcello Perracchio, l’interprete del dottor Pasquano, l’anatomopatologo goloso di cannoli. Una perdita così sentita dalla ‘famiglià di ‘Montalbanò , “un caro amico di tutti noi” ha detto di lui Zingaretti, che nel secondo dei due nuovi film tv il personaggio morirà (“una delle scene più commoventi che mi sia capitato di girare”, ha aggiunto Zingaretti), dopo che la sua assenza viene giustificata con un periodo di ferie nel primo. Una morte in scena autorizzata da Camilleri visto che il personaggio nei libri, ovviamente, ha continuato a vivere. Alla ‘famiglià si aggiunge invece l’attore italoamericano Dominic Chianese (Il Padrino parte II, I Soprano, Quel pomeriggio di un giorno da cani), che comparirà in ‘Un diario del ’43’ nel ruolo di un italoamericano che torna in Italia.COPYRIGHT LASICILIA.IT © RIPRODUZIONE RISERVATA

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