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Catania, la comunità di Sant’Egidio accoglie i migranti della Gregoretti: «Noi li portiamo a casa nostra»

Di Redazione |

ROMA – Quando è arrivata la disposizione di far scendere dalla Gregoretti una donna incinta e la sua famiglia di origini nigeriane, i volontari della comunità di S. Egidio di Catania non ci hanno pensato due volte e subito si sono offerti per l’accoglienza. In esclusiva le telecamere del Tg2000, il telegiornale di Tv2000, sono entrate nella casa gestita da Sant’Egidio a Catania per raccontare la storia di Gaseini, sua moglie e i suoi 2 figli. «Appena arrivati – ha detto Valter Cerreti della Comunità di Sant’Egidio a Tv2000 – la prima cosa che hanno desiderato era il latte con i biscotti. Avevano veramente fame. Il latte probabilmente erano parecchi mesi che non lo bevevano».

La mamma, incinta all’ottavo mese, è ricoverata in ospedale. Aspetta un bimbo e potrebbe partorire da un momento all’altro. I figli, dopo tante sofferenze in Libia e il viaggio in barcone nel mediterraneo, sono finalmente sereni. A Catania, in molti si stanno dando da fare per trovare una sistemazione adeguata dopo che nascerà l’ultimo figlio. «Ci sono tante famiglie, tra cui la mia, disponibili – ha aggiunto Emiliano Abramo presidente della Comunità di Sant’Egidio in Sicilia – a ospitare la mamma con il neonato finché non si trova una soluzione idonea. A chi dice “portateli a casa vostra” noi rispondiamo: “Lo facciamo da tempo”».

«Di mestiere faccio il meccanico – ha raccontato Gaseini ai microfoni di Tv2000 – ho lasciato la Libia perché è un paese in preda a bande criminali che uccidono anche per pochi spiccioli. Ringrazio Catania, chi ci sta aiutando. Spero presto di poter ricambiare quello che io e la mia famiglia stiamo ricevendo».COPYRIGHT LASICILIA.IT © RIPRODUZIONE RISERVATA