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Catania: quelle boccette di Rivotril in piazza Teatro Massimo, trasformata piazza di spaccio

Di Redazione |

Da una parte un turista con macchina fotografica che riprende la fontana di piazza Vincenzo Bellini, dall’altra un cittadino munito di telefonino che inquadra in primo piano un flacone di Rivotril e quindi alza l’obiettivo verso il vicinissimo Teatro Massimo. E’ questo quel che si vede in un video diffuso per email da “Consulta Catania” e che segnala un fenomeno largamente presente nella nostra città e di cui ci siamo ampiamente occupati anche sulle pagine di questo giornale. Quello legato all’utilizzo di Rivotril associato a sostanze stupefacenti, alcolici o entrambe le cose. Si tratta di una una benzodiazepina somministrata come antidepressivo che spesso i tossicodipendenti utilizzano quando sono in astinenza: semplicemente mischiandolo all’alcol funziona da surrogato dell’eroina. 

Consulta Catania descrive assai bene tutto ciò in una sorta di nota-comunicato, in cui sottolinea che “a passeggiare per Piazza Vincenzo Bellini, meglio nota come Piazza Teatro Massimo, si viene pervasi da una bellezza plateale affiggendo gli occhi sulla facciata neobarocca del teatro, ma anche fiancheggiando la caratteristica cesteria od i frizzanti, bei locali in essa siti.  Niononostante, la piazza non è un luogo sicuro; soprattutto, nella fascia oraria serale e fino al raggiungimento delle prime ore mattutine”.

A tal proposito viene fatto presente che una segnalazione è stata fatta “da parte di alcuni esercenti al Commissario per la Consulta civica di Catania, Mari Cortese, che concerne la dispersione di alcune boccette di Rivotril su alcuni punti esposti dello storico sito”. “Il fatto è gravissimo – si aggiunge – perché queste bottigliette sono state rinvenute con frequenza. Ne consegue, che l’utilizzo del farmaco in pieno centro non sia legato ad un mero utilizzo antiepilettico, come commercio vorrebbe vorrebbe dal 1975, ma ad un presunto abuso da sballo low cost, spesso combinato con alcol, cannabis e oppiacei”. E’ possibile che venga spacciato dai pusher africani che la notte operano nella piazza. 

In effetti la polizia e in particolar modo i poliziotti delle “volanti” dell’Ufficio prevenzione generale e soccorso pubblico hanno più volte sequestrato compresse di Rivotril, perlopiù spacciate prevalentemente da migranti del Gambia, che a San Berillo hanno allestito una vera e propria centrale dello spaccio (fra l’altro in qualche caso concessa in subappalto a giovani di altre nazionalità africane) e che non sono facili da “pizzicare” per la loro organizzazione e per il fatto che sono soliti portarsi dietro modestissimi quantitativi di “roba”.COPYRIGHT LASICILIA.IT © RIPRODUZIONE RISERVATA