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Gioielliere condannato per aver ucciso i banditi, la rabbia della moglie: «Questa non è giustizia»

Di Redazione |

CATANIA – Non riesce quasi a trattenere le lacrime Maria Angela Distefano, la moglie (e co-titolare del negozio) del gioielliere di Nicolosi Guido Gianni, 57 anni, condannato oggi dalla Corte d’assise di Catania a 13 anni di reclusione per aver ucciso il 18 febbraio del 2008 due rapinatori di 21 anni, Davide Laudani e Sebastiano Catania (un terzo, Fabio Pappalardo, rimase ferito) che si erano introdotti all’interno dell’attività commerciale della coppia. Ma sono lacrime di rabbia: «Questa non è giustizia, questo è accanimento – dice – mio marito è un uomo onesto, questi rapinatori mi avevano aggredito, mi stavano facendo del male, mi voleano uccidere e la sua colpa è quella di avermi difeso». 

La donna in quell’occasione fu aggredita, picchiata e minacciata con una pistola alla tempia che poi risultò essere un’arma giocattolo priva di tappo rosso. Nell’ultima udienza gli avvocati difensori di Gianni, Orazio Gulisano e Michele Liuzzo, hanno rievocato e ripercorso le fasi drammatiche di quella serata, rimarcando lo stato d’animo dell’uomo, il grave stato di turbamento vissuto (Gianni stava lavorando nel retrobottega) anche per le condizioni della moglie, malmenata e sottoposta a minaccia con un’arma. Ai giudici i due avvocati avevano chiesto l’assoluzione dell’uomo, al momento dei fatti non imputabile e l’applicazione della legittima difesa domiciliare nella sua nuova formulazione. Era stata chiesta inoltre l’applicazione dell’eccesso colposo nella legittima difesa, anche in questo caso nella sua nuova applicazione, che tiene conto del grave turbamento. In via ulteriormente subordinata, l’applicazione della discriminante delle legittima difesa putativa (articolo 59, comma 4) e a ulteriore “scrupolo difensivo” e in ulteriore subordine chiesto il minimo della pena, le attenuanti generiche e della provocazione e la derubricazione del tentato omicidio ai danni del terzo rapinatore rimasto ferito, in lesioni colpose. 

Ma i giudici hanno condannato Guido Gianni a 13 anni di carcere per duplice omicidio e tentativo di omicidio. La donna ha annunciato che sarà presentato Appello, sebbene il marito volesse accettare le decisioni dei giudici di primo grado. COPYRIGHT LASICILIA.IT © RIPRODUZIONE RISERVATA


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